Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri:
«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”.
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”.
Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».
Siamo qui, Signore, così come siamo, presi dai ritmi frenetici della vita, confusi dai venti di guerra che stanno sconvolgendo e uccidendo la vita di tante persone.
Aiutaci, Signore, a trovare il cammino che ci porta là dove tu ci parli, nel silenzio del cuore.
Abbi pietà di noi, Signore, e porta la pace, nei nostri cuori e nel mondo intero. Abbiamo bisogno della tua misericordia, del tuo perdono, della tua pace.