Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.
Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto.
Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia».
Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato».
Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora.
Gesù, tu sei stato perseguitato. Oggi ricordiamo tutti i perseguitati in tutte le guerre del mondo.
Ci sono tanti innocenti, vittime, in Ucraina, di una guerra che non trova fine. Ti preghiamo per loro e per tutti coloro che muoiono in Siria, in Yemen e in tutti gli altri posti in cui si combatte.
Tu, Signore, sei vicino a chi ha il cuore spezzato.
Tu, Signore, liberi dall’angoscia.
Ti invochiamo, allora, perché tu faccia breccia nei cuori dei governanti delle nazioni. Pace nel mondo.