Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» - che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”».
Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.
La prima testimone della resurrezione è una donna e la donna, a quel tempo e in quel contesto sociale, non poteva essere chiamata a testimoniare: ancora una prova di come Gesù scelga tra gli “ultimi”.
È a questo punto dell’itinerario terreno del Salvatore che ha inizio la Fede pasquale. Gesù risorto si fa riconoscere solo da coloro ai quali la fede ha aperto gli occhi. Gli occhi poi non devono essere impediti nella vista dal pianto, che è opposto alla speranza, e nel Cristo risorto si fonda la speranza nella vita eterna.
O Signore, aiutami a vedere la tua resurrezione come segno concreto di speranza in questo tempo tanto oscuro in cui il peccato sembra prevalere sul bene.