Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo.
L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.
Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico?
Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene.
Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la distruzione di quella casa fu grande».
La roccia sei tu, Signore, che dai sicurezza, che sei rifugio sicuro davanti alle tempeste della vita, che dai un senso vero alla vita.
La sabbia vola con il vento, viene dispersa qua e là: la sabbia è data dalle maschere che ci fanno chiudere il cuore, dalla vanità, dall’inseguire le mode e gli orgogli personali, da tutto ciò che ci fa allontanare da te.
Aiutaci, Signore, a costruire la nostra casa sulla roccia e poter trarre solo bene dal tesoro del nostro cuore.