Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite.
Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione.
Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito».
Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.
Nel brano di Luca di oggi, continua la condanna di Gesù verso quanti osservano le leggi di Dio in maniera esteriore e superficiale. Questo è un atteggiamento che manifesta poca sincerità d’animo. Gli scribi ritenevano di avere il monopolio della conoscenza delle scritture ma in realtà con i loro comportamenti impedivano ad altri di accogliere, in libertà, l’annuncio portato da Gesù.
Donaci Padre, la capacità di riconoscere i falsi profeti e diffidare dai falsi miti; accresci in noi la fede in tuo Figlio Gesù che ci ha amati fino a donare la propria vita per noi.