Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami».
E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
Colpisce, nel brano, il granello che viene “gettato” e non “piantato”. Da questo piccolo granello crescerà un albero in grado finanche di ospitare i nidi degli uccelli. L’albero nelle Scritture è spesso usato come metafora del Regno di Dio. Se mettiamo in rapporto Gesù, crocifisso ed eliminato come uno schiavo e poi sepolto in un giardino, e il “granello” che darà vita ad un albero, allora risulta chiaro che anche la persona che appare più insignificante e piccola può essere qualcosa da cui si sviluppa e cresce il Regno di Dio.
O Signore, fammi comprendere che è dall’azione degli umili che crescerà il tuo Regno.