Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».
La necessità di essere presi in considerazione brucia dentro di noi come un fuoco. Tante volte divampa incontrollabile e ci porta a dire o a fare cose che stupiscano, che attirino l’attenzione su di noi, come a gridare: “Sono qui, mi vedi? Ti accorgi di me?”. Perché siano notate, queste azioni saranno chiaramente molto diverse da quelle che crediamo gli altri si aspettino da noi, così diverse da essere estranee perfino a noi stessi. È solo una volta spento il fuoco che riusciamo a tornare lucidamente al nostro normale modo di essere e a provare a correggere quanto messo in atto. Signore, oggi ti chiediamo di poter essere compresi e perdonati per tutto ciò che facciamo spinti dalla disperazione.