Dal Vangelo secondo Luca
Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle:
«Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che portano vesti sontuose e vivono nel lusso stanno nei palazzi dei re. Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto:
“Ecco, dinanzi a te mando il mio messaggero,
davanti a te egli preparerà la tua via”.
Io vi dico: fra i nati da donna non vi è alcuno più grande di Giovanni, ma il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui.
Tutto il popolo che lo ascoltava, e anche i pubblicani, ricevendo il battesimo di Giovanni, hanno riconosciuto che Dio è giusto. Ma i farisei e i dottori della Legge, non facendosi battezzare da lui, hanno reso vano il disegno di Dio su di loro».
L’uomo è una canna sbattuta al vento, un piccolo arbusto che oggi c’è ma che domani sarà come paglia dispersa nel deserto. Le parole di Luca però sembrano dirci di non temere, di non avere paura, perché colui che arriverà non spezzerà quella canna inclinata, ma la salverà. Il battesimo che Giovanni amministrava sulle rive del fiume Giordano è proprio il segno del rinnovamento interiore necessario all’uomo per accogliere la venuta di Gesù.
Gioiscano i nostri cuori nell'attesa della tua nascita, o Signore.