Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto.
Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia.
Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia. Ed egli le rispondeva: «Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». Ma lei gli replicò: «Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli». Allora le disse: «Per questa tua parola, va’: il demonio è uscito da tua figlia».
Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato.
Il brano di Marco narra di Gesù che si occupa di una donna straniera, appartenente ad un’altra etnia e ad un’altra religione, nonostante ciò fosse proibito dalla legge religiosa di quell’epoca. Inizialmente Gesù non se ne vuole occupare, ma la donna insiste e ottiene ciò che vuole: la guarigione della figlia.
Il Signore ci invita a superare le divisioni e a rafforzare lo spirito di fraternità e di comunione con il Padre. Ora anche noi, come i discepoli di allora, siamo chiamati a vivere la sua Parola.
Eccoci Signore, tu ci chiami ad operare nel tuo nome con spirito comunitario; dacci la forza di perseverare nelle nostre azioni e di compiere quanto ci chiedi.