In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
Continua la riflessione di Gesù sui nostri comportamenti, sul motivo profondo del nostro agire. L’invito è, anche in questo caso, di superare la legge per diventare finalmente padroni, meglio, signori della nostra vita. Uomini e donne liberi, che sanno stare in piedi davanti alla vita, abbracciando la responsabilità che viene dalla consapevolezza della propria condizione di fragilità, amando fino in fondo il dono dell’essere al mondo.
Signore, tu ci chiedi di essere perfetti perché vedi in noi non la stortura del nostro peccato, ma la bellezza originale, intatta e incorruttibile della tua creazione. Aiutaci a vedere in noi e nei nostri fratelli quello che vedi tu.