Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”».
Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.
Caro Gesù, aiutarci a non cadere nelle tentazioni. E’ difficile capire cosa sia una tentazione: non credo che sia soltanto mangiare un dolce di meno e non fare storie per la minestra di verdure… Forse non cadere in una tentazione significa non rispondere male ad un compagno anche se mi ha trattato male, oppure aiutare la mamma a riordinare la stanza dai giochi sparsi ovunque anche se non ne ho voglia.
Gesù, aiutaci tutti, piccoli e grandi, ad essere vigilanti in modo da capire quando abbiamo bisogno del tuo aiuto, della tua mano che ci prenda per non cadere nelle tentazioni.
Mi impegno a pregare il Padre Nostro facendo attenzione quando devo dire “e non abbandonarci alla tentazione”.