Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.
Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde».
Nell’episodio del demonio muto Gesù viene accusato di essere complice del demonio. Il diavolo, come comunemente lo chiamiamo noi, è per sua natura un divisore; Gesù lo chiama Satana, che in ebraico significa calunniatore. È proprio con l’inganno e la calunnia che egli crea inimicizia tra gli uomini fino a spingerli ad allontanarsi e a separarsi dal bene e da Gesù. Il brano di Luca ci racconta come Gesù sia più forte del demonio, tanto che riesce a scacciarlo e allontanarlo; per questo Gesù ci invita ad affidarci a lui per vincere e tenere il male lontano dalle nostre vite.
O Signore, roccia della nostra salvezza, allontana da noi le tentazioni di peccato.