Dal Vangelo secondo Giovanni
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.
La pietra che nasconde l’orrore della morte agli occhi dei vivi è stata spostata. Il regno delle tenebre è stato violato, inondato della luce di una nuova alba. La notte del sonno eterno ha lasciato il passo all’ottavo giorno, il giorno della felicità senza fine, il giorno in cui potremo finalmente vedere faccia a faccia il nostro creatore, il giorno in cui ci manifesteremo per quello che siamo veramente, senza vergogna, senza timore, perché potremo accogliere e ricambiare l’amore di Dio e dei fratelli in pienezza. Gli occhi della fede vedono ciò che la nostra mente fatica a comprendere e il nostro cuore a stento osa sperare.
Aiutaci, Signore, a credere che tu sei il Dio dei vivi, che per te e per coloro che in te confidano nulla è impossibile.