Mercoledì 6 Maggio 2020
In quel tempo, Gesù esclamò:
«Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.
Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo.
Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».
Per l’evangelista Giovanni, Gesù è il centro, la chiave di lettura e di interpretazione di tutte le sacre Scritture. «Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha mandato». Molti tra i farisei del tempo (ma accade ancora oggi), nonostante i segni non credono nell’opera evangelizzatrice di Gesù. Egli è la luce che viene dal mondo che illumina il lato oscuro della nostre fede.
Accogli, o Padre, la parte buona della nostra natura umana e attraverso la luce dello Spirito Santo fortifica in ciascuno di noi la capacità di vincere le paure e le debolezze che vengono dal peccato.