Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».
L’evangelista Luca ci rappresenta in maniera forte la contrapposizione tra quattro beatitudini e altrettante maledizioni: «Beati voi» e «Guai a voi».
Le quattro beatitudini annunciano ai poveri, agli oppressi e agli emarginati la loro liberazione e l’amore di Dio; i quattro «guai» sono un vero e proprio monito, un severo giudizio e una minaccia per i ricchi e per quanti si sentono sazi delle ricchezze terrene.
Desiderosi di ascoltare la tua parola, donaci o Signore, l’umiltà di mettere in pratica i tuoi insegnamenti e fa’ che la povertà sociale dell’uomo sia realmente dono e ricchezza spirituale.