Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».
Molte volte il nostro scontro con il mondo, usciti dal nido familiare, è non solo brusco ma proprio traumatico. C’è chi viene accompagnato dolcemente e trova strade appianate e chi invece di vede scaraventato tra gli adulti ed è costretto a farcela da solo.
Ti affidiamo, Signore, tutti quei bambini e ragazzi che restano soli e che non possono contare su una famiglia che li aiuti: dona loro coraggio, forza nelle avversità e capacità di intraprendere percorsi buoni e onesti.