Dal Vangelo secondo Marco
In quel medesimo giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».
Il Vangelo di oggi non può non farci venire in mente le parole di papa Francesco durante il momento straordinario di preghiera del 27 marzo 2020:
«“Perché avete paura? Non avete ancora fede?” Signore, ci rivolgi un appello, un appello alla fede. Che non è tanto credere che tu esista, ma venire a te e fidarsi di te. [...] È il tempo del nostro giudizio: il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è.
È il tempo di reimpostare la rotta della vita verso di te, Signore, e verso gli altri. »
Aiutaci, Signore, a non perderci nella tempesta ma ad aggrapparci a te.