Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva.
Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo.
Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato».
E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.
Il brano di Luca ci mostra un comportamento di Gesù che appare quasi strano: opera in pubblico ma vuole il segreto, fa dei miracoli ma proibisce a tutti di dirlo. Gesù infatti non vuole illudere l’attesa della gente con il rischio che fraintenda il suo messaggio. Egli infatti non è il Messia inviato solo per la sua gente, ma, andando incontro alla morte in croce, vuole annunciare la buona novella anche negli altri territori.
Colpisce la bella immagine di Gesù che ridona vita, accoglie e guarisce i mali del corpo e dello spirito.
Attraverso la preghiera prendici per mano, o Signore, e accompagnaci anche quando nella nostra vita ci sentiamo come persi in mezzo al deserto.