«Queste tre cose, preghiera, digiuno, misericordia, sono una cosa sola, e ricevono vita l’una dall’altra. Il digiuno è l’anima della preghiera e la misericordia la vita del digiuno. Nessuno le divida, perché non riescono a stare separate. Colui che ne ha solamente una o non le ha tutte e tre insieme, non ha niente. Perciò chi prega, digiuni. Chi digiuna abbia misericordia» (San Pietro Crisologo)
CELEBRAZIONI CON IMPOSIZIONE DELLE CENERI, mercoledì 26 febbraio:
ore 15.30 nella chiesa di Mandria per ragazzi e genitori;
ore 16.30 nella chiesa di Voltabrusegana per ragazzi e genitori;
ore 21.00 nella chiesa di Voltabrusegana per giovani e adulti.
Giorno di digiuno
I fedeli cattolici sono tenuti contemporaneamente sia al digiuno ecclesiastico sia all’astinenza dalle carni due volte l’anno, il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo. L’obbligo del digiuno inizia a 18 anni compiuti e termina a 60 anni incominciati. Tuttavia, i fedeli sono dispensati dall’obbligo del digiuno in taluni casi.
La regola del digiuno obbliga a fare un solo pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po’ di cibo al mattino e alla sera. L’acqua e le medicine sia solide sia liquide si possono assumere liberamente.
I Vescovi riuniti nella CEI hanno concesso la facoltà ai singoli fedeli di commutare l’osservanza dell’astinenza in tutti i venerdì che non sono di Quaresima con qualche altra opera di penitenza, di preghiera o di carità, a discrezione del singolo fede-le; hanno consigliato inoltre di osservare il digiuno e l’astinenza nel giorno di Sabato Santo fino alla Veglia Pasquale.