Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù alla folla:
«Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete.
Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».
«Io sono il pane della vita» dice Gesù, non il pane che nutre il corpo ma un cibo che nutre e alimenta l'anima. Mangiare il pane del cielo significa credere in lui, ma soprattutto credere e avere fiducia nel Padre che lo ha mandato. Questo richiede un grande atto di fede nel fare la volontà del Padre con la certezza di avere al nostro fianco la presenza di Gesù che, per sua stessa ammissione, non perde nulla di ciò che gli è stato dato.
O Signore, tu che ci hai dato la grazia della fede, illumina il cammino di quanti vivono nel buio e fa che il dono dell'Eucaristia diventi vero ristoro per il corpo e per lo spirito.