Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.
Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!».
Gesù ripropone in una parte del brano un comportamento che è incluso nella antica “regola d’oro” valida ancora oggi in tutte le religioni e nella morale corrente. Viene ancora in argomento la necessità per il discepolo di mettersi sempre in un rapporto di reciprocità nei confronti degli altri e di avere per l’“altro” la stessa attenzione e lo stesso amore che prova per se stesso. Si tratta di un comportamento spesso difficile (“la porta stretta”) da perseguire ma è fondamentale per guardare all’“altro”, chiunque esso sia, come ad un essere prezioso, come ad un fratello.
O Signore aiutami a vedere me stesso negli altri. Aiutami ad aprirmi alle aspettative e ai bisogni di chi mi è vicino.