Venerdì 3 Luglio 2020
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Come san Tommaso, la nostra preghiera sia: «Mio Signore e mio Dio!».
Tommaso, alla fine, non ha messo il dito per toccare le ferite delle tue mani, non ha teso la sua mano nel tuo fianco. Gli è bastato vederti per credere. Noi, Signore, possiamo solo vederti con gli occhi del cuore: aumenta la nostra fede incerta e vacillante.