Preghiera del giorno

Sabato 13 Giugno 2020, Sant’Antonio di Padova

Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”; “No, no”; il di più viene dal Maligno».

Signore, fa' che possiamo sempre parlare con verità. Le chiacchiere possono essere violente e distruggere le persone cui sono rivolte. Liberaci, Signore, dalle chiacchiere mondane e malevoli. Rendici testimoni della verità e giusti nei nostri giudizi.

Venerdì 12 Giugno 2020

Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio».

Signore, tu che metti la donna sullo stesso livello di dignità dell'uomo, perché entrambi sono stati creati a immagine e somiglianza di Dio, fa' che ciascuno di noi possa dare il suo contributo affinché la nostra
società non veda la donna come oggetto di desiderio, non continui a renderla schiava nei mercati della prostituzione e non sia più vittima di violenze domestiche.
Ti preghiamo perché le tante donne schiavizzate, scartate e vittime di violenze e soprusi possano sentire la tenerezza di Dio ed essere aiutate a riprendere in mano la propria vita.

Giovedì 11 Giugno 2020, San Barnaba

Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi».

Annunciare la Buona Novella a quanti sono distanti dalla Parola del Signore è un’impresa complessa e faticosa. Spesso ci trova fragili, deboli ed impreparati; le parole di Gesù raccontate quest’oggi nel brano di Matteo ci donano forza e speranza: «Il Regno dei cieli è vicino» infatti è da intendersi non tanto dal punto di vista temporale quanto piuttosto come annuncio che il Regno di Dio è qui ora, vicino e in mezzo a noi.
Ci hai donato gratuitamente il tuo amore, o Signore: con altrettanto spirito ognuno di noi sappia donare e donarsi al prossimo; senza pregiudizi sappia riscoprire un nuovo modo di vivere e di pensare, riscoprendo la tua Buona Novella.

Mercoledì 10 Giugno 2020

Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.
In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

L'osservanza delle Sacre Scritture e il saperle mettere in pratica ci rivelano in cosa consiste il vero compimento della Legge. Gesù infatti è stato mandato dal Padre sulla terra, non per abolire la sua legge, ma per darne compimento e indicarci la strada. Anche le nostre comunità cristiane sono oggi chiamate a continuare quel cammino di fede e di amore verso il prossimo.
O Signore che con il tuo Santo Spirito illumini i nostri orizzonti, dona pace alle nostre comunità affinché ciascuno di noi sappia donarsi gratuitamente così come gratuitamente ha ricevuto.

Martedì 9 Giugno 2020

Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».

Quando riusciamo ad accettare la nostra vita e a immergerci nel suo scorrere senza volerne scappare, tutta la nostra esistenza inizia a brillare di una luce nuova. A volte il dolore e la fatica possono farla affievolire, ma non è fatta per spegnersi.
Aiutaci, Signore, a tenere viva la lampada del nostro vivere: aiutaci ad accettare e sopportare ciò che incontriamo, sostieni i nostri tentativi di migliorare e donaci degli affetti sinceri che scaldino le nostre giornate più buie.

Lunedì 8 Giugno 2020

Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi».

Ti ringraziamo, Signore, per le occasioni in cui ci fai sentire che non ci abbandoni. Grazie per la tua presenza nella nostra vita, per le persone importanti che poni sul nostro cammino, per le esperienze di vita che edificano il nostro spirito. Grazie perché ciascuno di questi elementi, lieti o tristi che siano, concorre a rendere piena la nostra vita.

Domenica 7 Giugno 2020 - SANTISSIMA TRINITA' (ANNO A)

Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù a Nicodèmo:
«Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio».

Dopo averci dato una legge tramite Mosè, ci hai donato con Gesù un nuovo comandamento e una nuova salvezza; ti ringraziamo, Signore, per la speranza che hai acceso nelle nostre vite.

Sabato 6 Giugno 2020

Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».

Signore, allontana da noi la superbia, la vanagloria, l'avidità e l'ipocrisia. Fa' che il nostro cuore sia come quello della povera vedova: pieno di Te.
Di fronte ai bisogni del prossimo, aiutaci a privarci di qualcosa di indispensabile e non del superfluo; a dare il tempo necessario e non degli scampoli di tempo; a condividere subito i nostri talenti senza aspettare di
averli già consumati.
Donaci un cuore povero di durezza e di egoismo e ricco di generosità lieta e gratuita.

Venerdì 5 Giugno 2020, San Bonifacio

Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, insegnando nel tempio, Gesù diceva: «Come mai gli scribi dicono che il Cristo è figlio di Davide? Disse infatti Davide stesso, mosso dallo Spirito Santo:
“Disse il Signore al mio Signore:
Siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi nemici
sotto i tuoi piedi”.
Davide stesso lo chiama Signore: da dove risulta che è suo figlio?».
E la folla numerosa lo ascoltava volentieri.

Fa', o Signore, che, come la folla, possiamo anche noi ascoltarti volentieri e dare senso ad ogni cosa grazie alla tua Parola.

Giovedì 4 Giugno 2020

Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio».
E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

Nella nostra vita ci sarà capitato tante volte di chiederci cosa sia veramente importante nella vita cristiana: essere battezzati, andare a messa, pregare. Molte volte ci fermiamo davanti all’apparenza dei gesti, ma il Vangelo di Marco ci ricorda come il comandamento più importante che ci ha lasciato il Signore sia quello dell’amore.
Attraverso il tue esempio di Amore, fa’ o Signore, che sappiamo amare i nostri fratelli ma soprattutto quanti sentiamo più distanti e diversi da noi.

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