BIRBOMAN - Alla ricerca della Pasqua Perduta
Sabato Santo
Venerdì Santo
Giovedì Santo
Domenica delle Palme
In questo spazio desideriamo condividere con voi due contributi arrivati dai bambini della nostra comunità: un articolo scritto da Riccardo, accompagnato dalla foto della piccola "chiesa domestica" realizzata da Ginevra. Li ringraziamo per quanto ci comunicano con queste loro produzioni!
Nel 2020 è successa una cosa che sembra di fantascienza, ma è reale.
È iniziata in Cina: un’intera cittadina si è ammalata di un virus che prende i polmoni e può portare alla morte. Poi il virus è arrivato anche in Italia da qualche viaggiatore.
Con il tempo si sono ammalate molte persone perciò ci è stato detto di stare a casa, ma questo virus si è espanso in tutto il mondo, allora tanti hanno pregato e Gesù ha mandato degli angeli per aiutarci: sono i medici, gli infermieri, i poliziotti che ci salvano la vita per sconfiggere il Covid-19.
Gesù ha chiesto agli angeli di togliere il virus che fa stare male tante persone diverse in tutto il mondo. Tolto il virus, le persone torneranno a uscire, a stare insieme, e i bambini a giocare tra di loro.
Gesù dice di continuare lo stesso a pregare perché la preghiera creerà uno scudo forte che ci proteggerà da tutti i virus.
Grazie, Gesù, del tuo aiuto.
Riccardo, gruppo Gerusalemme
O Maria, in quest’ora trepida della malattia
che ci minaccia come un male invisibile,
siamo qui a pregarti per tutta la nostra gente.
Intercedi presso tuo figlio perché
allontani il virus che ci insidia,
custodisca i piccoli e le persone fragili,
soprattutto i nostri anziani che ci donano la sapienza,
assista i malati e doni loro la fede nel periodo della prova.
Prega il figlio che portasti tra le braccia
perché benedica le nostre comunità,
benedica la nostra terra,
benedica il lavoro delle persone operose,
benedica la crescita e lo studio dei ragazzi e dei giovani,
benedica le nostre famiglie,
benedica tutti coloro che non smettono
di essere generosi nella carità.
Leggi il brano di Genesi 18,1-15
Poi il Signore apparve [ad Abramo] alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all'ingresso della tenda nell'ora più calda del giorno. Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incon-tro dall'ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicendo: “Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un po' d'acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sot-to l'albero. Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo”. Quelli dissero: “Fa' pure come hai detto”.
Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: “Presto, tre sea di fior di farina, impastala e fanne focacce”. All'armento corse lui stesso, Abra-mo; prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a pre-pararlo. Prese panna e latte fresco insieme con il vitello, che aveva prepara-to, e li porse loro. Così, mentre egli stava in piedi presso di loro sotto l”albero, quelli mangiarono.
Poi gli dissero: “Dov'è Sara, tua moglie?”. Rispose: “È là nella tenda”. Riprese: “Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio”. Intanto Sara stava ad ascoltare all'ingresso della ten-da, dietro di lui. Abramo e Sara erano vecchi, avanti negli anni; era cessato a Sara ciò che avviene regolar-mente alle donne. Allora Sara rise dentro di sé e disse: “Avvizzita come sono, dovrei provare il piacere, mentre il mio signore è vecchio!”. Ma il Signore disse ad Abramo: “Perché Sara ha riso dicendo: ‘Potrò davvero partorire, mentre sono vecchia?’? C'è forse qualche cosa d’impossibile per il Signore? Al tempo fissato tornerò da te tra un anno e Sara avrà un figlio”. Allora Sara negò: “Non ho riso!”, perché aveva pau-ra; ma egli disse: “Sì, hai proprio riso”.
Commento e spunti per la riflessione
L'ospitalità è un regalo grande che l'umanità dei poveri si è sentita in obbligo di dare, soprattutto in una realtà di vita come è il deserto, tra i beduini, e nei pericoli dei mari tra i marinai. Qui ci troviamo nella splendida ospitalità che Abramo offre a degli sconosciuti.
Il Signore decide di visitare il suo amico Abramo e lo fa in incognito, sotto forma di tre viandanti anonimi che si trovano a passare vicino alla tenda, alle querce di Mamre, dove Abramo si è accampato. E' un rac-conto misterioso che, inizialmente, si svolge nella normalità di viandanti accaldati e spersi in un deserto assolato. Mentre Abramo si riposa nell'ora più calda del giorno, all'ombra della tenda, e probabilmente sonnecchia, è però sempre vigile. Scopre all'improvviso tre uomini in piedi davanti a lui.
Tutto lo scenario cambia e Abramo si preoccupa di offrire ospitalità nel modo più immediato e più sontuo-so possibile. Provvede subito all'acqua fresca, al lavaggio dei piedi e a far accomodare gli sconosciuti all'ombra. Poi li prega di pazientare e provvederà ad un boccone di pane ed a un ristoro possibile (è im-portante notare che Abramo parlò di un boccone di pane, ma offrì ai visitatori un pasto degno dal quanti-tativo enorme. Ci sono persone che promettono poco ma danno molto, altri, che a parole offrono tutto ed infine non danno nulla). Il bisogno di ospitalità rende Abramo attento, servizievole, premuroso.
Di fronte all'accoglienza ed alla gratuità gli sconosciuti rispondono con una promessa: “Tornerò tra un an-no e Sara avrà un figlio”.
Abramo aveva riconosciuto chi si era presentato a lui e risponde con un grande dono che assume la forma di un banchetto sovrabbondante.
Ascolta "I cibi nella Bibbia: il vitello e le focacce" su Spreaker.
Questo sussidio per la celebrazione del triduo pasquale è una delle proposte maturate dal lavoro di un gruppo di teologi, storici, catecheti che, davanti alla situazione sociale ed ecclesiale generatasi con l’epidemia da coronavirus, hanno cercato uno spazio di confronto sulle sfide sociali, culturali, ecclesiali inedite che ci stanno davanti (www.insiemesullastessabarca.it)
Il sussidio è intitolato #iocelebroacasa per richiamare la sfida di vivere la casa, dove ci troveremo ancora nei giorni pasquali, non solo come luogo per celebrare la fede, ma come occasione per scoprire la dimensione domestica dell’esperienza del seguire Gesù e per vivere nuovi stili di celebrazione. La casa, i gesti quotidiani, le presenze che la abitano sono da assumere come vita che si fa liturgia, e come attuazione di una liturgia che respira della vita ordinaria e quotidiana.
La proposta non è quindi una semplice trasposizione dei riti del triduo pasquale ma una proposta nuova, per riti domestici, che si articola in tre itinerari con taglio e accentuazioni diverse. Un primo itinerario ha un carattere sapienziale. Nei libri sapienziali della Bibbia si parla poco di Dio e molto delle cose umane, ma in esse si ricerca la traccia e la voce stessa di Dio che da lì ci raggiunge. Un secondo itinerario ha un carattere con accento rituale ed offre un’esperienza del celebrare la pasqua in attenzione al passaggio di Cristo e al passaggio dei cristiani ad una vita nuova. Il terzo ha un carattere battesimale ed ecclesiale: è invito a riscoprire in questi giorni di Pasqua la chiamata del battesimo e il soffio dello Spirito donato ad una comunità di fratelli e sorelle chiamati al servizio, allo scambio dei doni ed alla testimonianza nel dialogo.
Troverete uno schema di fondo da poter seguire per ogni itinerario ma anche in ogni casa si potrà liberamente scegliere che cosa prendere dell’uno o dell’altro schema e che cosa tralasciare costruendosi una propria via originale di celebrare la Pasqua Per questo potrà essere utile la griglia posta all’inizio che aiuta a cogliere i paralleli e i richiami possibili tra i diversi itinerari
Il sussidio è stato pensato per essere offerto come strumento ai parroci, agli animatori e animatrici di comunità, alle comunità religiose e non, alle situazioni le più diverse di famiglie o di singles che in questo tempo per molti così difficile e di sofferenza vivono in casa. Chi è solo potrebbe unirsi ad altri con i mezzi che consente oggi la tecnologia per celebrare insieme seppur a distanza, qualche momento tra quelli proposti.
Questo lavoro è maturato a partire da una grande passione condivisa per poter vivere la Pasqua in modo significativo per la vita ed è stato realizzato con grande generosità e condivisione. Ci auguriamo possa essere un primo abbozzo di un mosaico che si allarga a coinvolgere tutti coloro che lo vorranno utilizzare. Desideriamo offrirlo come proposta per ulteriore cammino in un futuro nuovo che si apre per la chiesa.
A) La Parola
Dal Vangelo secondo Matteo 21,1-11
Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due discepoli, dicendo loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito troverete un’asina, legata, e con essa un puledro. Slegateli e conduceteli da me. E se qualcuno vi dirà qualcosa, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma li rimanderà indietro subito”». Ora questo avvenne perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Dite alla figlia di Sion: “Ecco, a te viene il tuo re, mite, seduto su un’asina e su un puledro, figlio di una bestia da soma”». I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: condussero l’asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere. La folla, numerosissima, stese i propri mantelli sulla strada, mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla strada. La folla che lo precedeva e quella che lo seguiva, gridava: «Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!».
Mentre egli entrava in Gerusalemme, tutta la città fu presa da agitazione e diceva: «Chi è costui?». E la folla rispondeva: «Questi è il profeta Gesù, da Nàzaret di Galilea»
B) A casa
Leggiamo insieme la scrittura proposta e collochiamo il ramoscello di ulivo nel nostro angolo della preghiera.
D) Durante la settimana
Con gli strumenti che abbiamo a disposizione (vedi il sito www.voltamandria.it) cerchiamo di vivere la Settimana santa.
Quaresima 2020:
Festive
Domenica ore 8.30 e ore 11.00
Feriali
Lunedì ore 18.30
Venerdi ore 18.30
Festive
Sabato ore 18.30
Domenica ore 7.30 e 10.00
Feriali
Martedì ore 18.30
Mercoledì ore 18.30
Giovedì ore 18.30
Festive
Sabato ore 18.30
Domenica ore 8.00, 10.30 e 18.30
Feriali
tutti i giorni ore 18.30