A Cosa "Serve" il Consiglio Pastorale
La parrocchia non è del parroco, ma di tutti i battezzati
Non è uno slogan ma la premessa dello Statuto diocesano del Consiglio Pastorale Parrocchiale (CPP): un organismo di partecipazione che valorizza uno dei doni dello Spirito Santo, il Consiglio.
Il CPP non è una sorta di “parlamentino” che delibera sulla vita parrocchiale, ma il luogo dove “promuovere, sostene-re, coordinare e verificare tutta l'attività pastorale della parrocchia per suscitare la partecipazione attiva delle varie componenti di essa nell'unica missione della Chiesa: evangelizzare , santificare e servire l'uomo nella carità” (Statuto diocesano art. 2).
Il metodo è quello del “discernimento comunitario”: leggere la realtà (non da singoli credenti ma come comunità) alla luce della Parola di Dio che ci parla qui e ora.
Non siamo navigatori solitari
Il CPP ha i seguenti compiti:
- elaborare un programma all’inizio dell’anno pastorale in sintonia con gli orientamenti diocesani e in comunione con il vicariato;
- mettere al primo posto tra gli obiettivi comuni a tutti gli ambiti e soggetti di pastorale la comunicazione della fede di cui siamo tutti corresponsabili;
- è il punto di raccordo tra tutte le realtà presenti in parrocchia per affrontare problemi di fondo, per una lettura del territorio a servizio del bene comune, per concordare il programma e il calendario delle attività che valorizzi e sintonizzi il contributo di ciascun gruppo;
- eleggere i membri del Consiglio Parrocchiale per la Gestione Economica (CPGE).