Presentazione della Madonna in Trono con Bambino Restaurata
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- Creato: Venerdì, 25 November 2016 00:07
Nella nostra chiesa parrocchiale è presente una statua di Maria che porta a noi il bambino Gesù. Nella notte del 23 luglio 2011, forse a causa del forte vento e del temporale che imperversavano, una finestra della chiesa si è staccata dal suo alloggiamento ed è precipitata a terra, distruggendo nella sua corsa un banco e danneggiando seriamente la statua che si trovava sull’altare di sinistra.
A distanza di 5 anni da quell'evento, il 30 settembre 2016 dopo un restauro durato alcuni mesi, la statua è ritornata al suo posto. Questo è stato possibile grazie alla raccolta fondi messa in atto da un gruppo di volontari, ai benefattori di Voltabrusegana e non solo, e anche all’Amministrazione comunale che è intervenuta con un sostegno materiale per i lavori di indagine scientifica e il trasporto.
«Questa chiesa è stata consacrata il 1° maggio del 1365». Così un antico documento relativo a una cinquecentesca visita pastorale in Voltabrusegana, indicando come gli originari patroni della parrocchia fossero i santi Filippo e Giacomo minore. Poi i due Apostoli vennero soppiantati dai santi Giorgio e Martino, quest’ultimo indiscusso protagonista dalla fine del ‘700.
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Si racconta che la sagra di Voltabrusegana sia nata per festeggiare la ricorrenza di San Martino, vescovo di Tours e patrono della nostra parrocchia.
Fino agli anni ‘80 la festa aveva luogo proprio l’11 novembre, solennità di San Martino, e consisteva principalmente nella celebrazione religiosa a cui faceva seguito un piccolo e modesto intrattenimento gastronomico serale per gli intervenuti.
Accanto alla parte ecclesiastica curata dal parroco di allora con solenne celebrazione delle messe in latino cantate dal coro parrocchiale, nacquero ad opera di alcuni volontari delle iniziative culinarie necessariamente di modesta dimensione, poiché lo spazio per cucinare era allestito in piazzetta, vicino alla casa ex Danieli, e il cibo era poi servito nelle salette al piano superiore del patronato. C’è chi ricorda ancora che nelle serate di maltempo i cuochi erano costretti a trasferire le pietanze protetti da un ombrello a causa della scomodità con cui erano dislocate le strutture.
Talvolta la festa doveva essere necessariamente ridimensionata, poiché le nebbie e il freddo intenso, tipici di novembre, costringevano ad una scarsa partecipazione; spesso ci si riscaldava attorno al bidone del fuoco per la brace.
«Statue molto belle, opera di uno scultore capace, vicino alla bottega dei Bonazza, anche se più rudimentali nel modello dei panneggi e dei volti». Questa la classificazione offerta da Elisabetta Favaron dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Padova alle quattro sculture in pietra dei Santi patroni di Padova, due presenti sull’altar maggiore (Prosdocimo e Giustina) e due, Daniele e Antonio, in altrettante nicchie appena fuori dal presbiterio, nella chiesa di Voltabrusegana.
Tali manufatti non hanno ancora trovato un’attribuzione certa e un’esatta datazione anche se approfondite ricerche d’archivio potrebbero fornire una risposta definitiva.
Nelle Visite Pastorali e nelle Guide di Padova non ricordo si faccia cenno a esse, né ci si è peritati, in seguito al loro trasloco dalla Chiesa della Misericordia di Prato della Valle, avvenuto nel 1813, a studiarle, proprio perché confinate in quel di “Volta”. In verità, non si parla nel Volume di “Cassa di Entrata e di Uscita”, di statue, ma solo dell’acquisto, dalla sopraddetta Chiesa, degli altari di Sant’Antonio (13 giugno), della Beata Vergine (5 luglio) e del Santissimo (20 novembre), però tutto lascia supporre che appartenessero a quell’antica chiesa delle monache benedettine.
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Continua a essere intitolata a “Luigi Maran” la “Nuova scuola per l’infanzia di Voltabrusegana”, nata sul ceppo dell’antico “Asilo infantile”, che si propone come un’eccellenza sotto l’aspetto didattico grazie all’apporto entusiastico e competente di don Lorenzo e di una scelta équipe educativa.
La precedente fu guidata, dal 7 dicembre 1959 al 10 luglio 1983, dalle suore Elisabettine della beata Elisabetta Vendramini, che trasmisero nei piccoli lo spirito delle loro Fondatrice, improntato a immenso amore e cura verso le tenere pianticelle, figlie della società e di Dio.
Poi c’è stata la fruttuosa guida di Angioletta che, superando difficoltà non note ai più, ha saputo cogliere importanti risultati.
Ora la virata verso il nuovo che si spera porti abbondanti frutti. Voltabrusegana li mieterà perché il lavoro riceverà una preziosa e sommessa guida dall’alto in don Luigi Maran, gloria del nostro territorio e santo personaggio al quale non dobbiamo aver paura di chiedere aiuto nelle difficoltà.
Di lui esistono due pubblicazioni che ne trattano le vicende storiche: la prima, datata 1928, a firma di mons. Giuseppe Pretto, Cancelliere della Diocesi di Padova, e quella più recente della brava suor Marilena Carraro, edita nel 2007.
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