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Gruppo famiglie

Gruppo famiglieNasce nel 2000 come Gruppo giovani coppie (massimo dieci anni di matrimonio) su proposta di due parrocchiane a don Romeo; inizialmente vi sono stati alcuni incontri di prova. Erano riflessioni sulla coppia, sulla relazione, sulla comunicazione, sull’ascolto. Il gruppo è stato pensato per l’alta presenza, soprattutto nei nuclei nuovi delle vie Falcone, Borsellino e San Martino (quartieri di recente costruzione), di giovani coppie. L'obiettivo era di formare un gruppo solido che, dopo un periodo di conoscenza attuato attraverso varie modalità (incontri preparati da un’equipe, provocazioni di don Romeo, esperti, testimonianze di vita particolari), diventasse un volano all’interno della parrocchia, in particolare ai fini di sostenere l'accoglienza degli altri che sarebbero arrivati (per don Romeo la famiglia doveva essere il cardine della parrocchia).
 
Successivamente, su invito dei referenti sono entrate alcune coppie fuori target, così il nome è stato cambiato in Gruppo coppie. In seguito, poi, all’accoglienza di un vedovo con i due figli, il nome si è trasformato definitivamente in Gruppo famiglie, con significativo e “profetico” abbandono del termine coppia. I cambiamenti avvenuti nella società, infatti, con l’incremento delle coppie separate e situazioni complesse, ha fatto sì che progressivamente entrassero nel gruppo anche donne separate con figli e conviventi.
 
Inizialmente gli incontri, anche per il gruppo più allargato, erano basati sulle riflessioni e sulle discussioni innescate dalla lettura di brani, dalla visione di stralci di film, da situazioni reali o simulate di vita quotidiana. I casi erano scelti con caratteristiche di provocazione per animare la discussione e analizzare insieme reazioni, stili e dinamiche personali e familiari. Ci si divideva preferenzialmente in piccoli gruppi per confrontarsi sui propri vissuti e poi le riflessioni venivano condivise nel grande gruppo. È stata formata una piccola équipe che organizzava gli incontri, proponendo le tematiche attraverso il role playing e altre modalità.
Grande è stata anche all’attenzione agli stili di vita e all’accoglienza (interventi di esperti su “I bilanci di giustizia”, problematiche di affido, creazione di gruppi di acquisto…). Con il passare del tempo abbiamo avvertito l’esigenza di un metodo più esperienzale. Con il supporto di pedagogisti, psicologi e membri del gruppo abbiamo approfondito varie tematiche, ad esempio, come risolvere i conflitti, la conoscenza del sé e delle proprie modalità relazionali.

Dal punto di vista pratico, visto il grande numero di figli, erano organizzati incontri separati per i bambini con baby sitter che li facevano giocare e fare lavoretti. Abbiamo poi, proprio per coinvolgere i bambini nei nostri percorsi e migliorare la comunicazione, organizzato laboratori misti genitori/figli di cucina, legno, ferro, cucito i cui prodotti sono stati venduti alla sagra e il ricavato donato, così come quello della vendita a scopo di beneficenza di piantine aromatiche che si è rivelata anche occasione di interessanti confronti con i “nonni” della parrocchia sulla gestione dell’orto.
 
Ogni incontro terminava naturalmente con una cena “porta e condividi”, aspetto, quello della condivisione festosa dei pasti, sempre ritenuto molto importante dal gruppo. Ci sono state negli anni anche esperienze di “convivenza” (ferie invernali in case contigue sull’Altopiano, una tre-giorni ad Ascoli, il patro-camp ai Frari a Venezia) e festeggiamenti comuni di feste e sacramenti dei figli (battesimi, cresime, Natale…). Molte le gite domenicali e le visite culturali, spesso in collaborazione con i Viaggiatori incantati, almeno in nuce aperte alla comunità (Festa dell’illustrazione a Sarmede, Basilica del Santo, San Francesco, cimitero monumentale, Villa dei Conti a Luvigliano, Abbazia di Carceri, San Servolo, San Lazzaro degli Armeni, isole di Torcello, Murano, Burano, Ravenna, Trieste…)
 
A livello operativo abbiamo organizzato, con risultati alterni dovuti forse ad una mancata ottimizzazione delle forme di comunicazione, il “pic-nic di Sant’Antonio”, i “giovedì in piazzetta” d’estate con i “filò”, la “festa dell’albero” a Natale, le cene di fraternità e dei gruppi a Natale. Con i Viaggiatori incantati abbiamo dato vita a incontri serali con psicologi ed esperti su tematiche sensibili per le famiglie quali fine-vita e morte, handicap, dipendenze, felicità, disturbi alimentari.
Organizziamo inoltre da anni il banchetto delle crêpes durante le feste e le sagre della parrocchia. Siamo stati il primo gruppo a devolvere, quando ancora era un progetto sulla carta, gli incassi delle crêpes a Casa Federica come segno attivo di condivisione della logica di accoglienza che ha partorito questa importante realtà parrocchiale. Da allora l’incasso è stato sempre devoluto alla Caritas parrocchiale e, solo in parte, ad altre associazioni.
 
Per quanto riguarda la fisionomia del gruppo, da quando ha assunto il nome e l’identità di Gruppo Famiglie, la composizione è rimasta abbastanza stabile con fisiologici avvicendamenti. Va detto che se è vero che spesso si è affacciato il problema di una definizione più puntuale di identità e ambiti del gruppo, ciò che lo ha caratterizzato sempre nel tempo è stata la progressiva apertura dei suoi membri a ruoli anche diversissimi all’interno della comunità (gruppo Viaggiatori incantati, catechisti, gruppo Fidas, Amatori Voltesea, gestione della sala polivalente, Caritas, Consiglio degli affari economici, Consiglio pastorale…).
Siamo quindi un gruppo di persone tutte attive nell’ambito della comunità parrocchiale che trae la sua forza dall’essere “un gruppo che sta insieme solo per il gusto di stare insieme”, secondo una definizione di don Romeo una volta che gli chiedevamo lumi su questa identità sempre un po’ liquida. Un gruppo che sperimenta relazioni autentiche, gratuite e del tutto in linea con le nuove sfide pastorali della famiglia che si stanno enucleando ora nel Sinodo 2014, un gruppo cioè che sa accogliere e farsi carico delle situazioni anche dolorose che caratterizzano la famiglia in questo momento storico e sociale.

4^ FESTA DEL "PANIN ONTO"

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MasterFamily 2018

masterfamily2018MASTERFAMILY 2018: questo è stato il titolo scelto per il weekend famiglie organizzato a Possagno (TV) dal 22 al 24 giugno scorso.
Ed è stato proprio un master! Un vero corso di perfezionamento e di aggiornamento per tutti noi partecipanti: 13 famiglie con 29 bambini, don Lorenzo, gli animatori e le bravissime cuoche; 62 in tutto.

Mi è sembrato di tornare indietro di 25 anni, ai tempi dei campiscuola con la compagnia della parrocchia: la preghiera del mattino, il canto di ringraziamento prima di mangiare, le partite a pallavolo, ma soprattutto lo stare tutti in cerchio a confrontarsi sulla propria spiritualità.

La differenza, o meglio, la meravigliosa differenza, è che ho vissuto questa esperienza con mio marito e i miei tre figli accanto!
I bambini nel bosco con gli animatori (che ringrazio a nome di tutti) a costruire capanne e a preparare scenette, mentre noi adulti a vivere un momento di condivisione nel nome del nostro faro, della nostra guida che ci illumina nel cammino di vita cristiana: Gesù.

Partendo infatti, dall’analisi della società in cui viviamo, dove tutto cambia e non ci sono più sicurezze, abbiamo individuato i “fari” della nostra vita, intesi proprio come le nostre guide, gli aiuti che abbiamo avuto nei momenti difficili, la provvidenza che ci è venuta in soccorso, per arrivare, attraverso il passo della Bibbia in cui il popolo ebraico guidato da Mosè nel deserto riceve la manna da Dio, al riconoscimento della “nostra manna”.

Come attività pratica ogni coppia ha creato la forma della manna ricevuta da Dio nella propria famiglia impastando la pizza e la sera stessa poi l’ha degustata con i propri figli.

È stata un’esperienza significativa perché ci ha permesso di riconoscere quanto il Signore ci ha aiutato nella nostra vita di coppia e nella famiglia da noi costruita.
A volte non ci rendiamo conto di quanta manna Dio ci offre, perché siamo troppo indaffarati nella frenesia della nostra quotidianità. Ora ho imparato a soffermarmi ad accogliere la manna che, attraverso le persone che mi stanno accanto, il Signore mi dona. Ho imparato a vivere nella consapevolezza di quanto lui è presente nelle vesti del prossimo.

Grazie, Masterfamily!

Marella

Uno spazio di fiducia

Le prime occasioni in cui il gruppo famiglie torna a radunarsi dopo la pausa estiva sono il banchetto delle crêpes che allestiamo durante la sagra e un’uscita che effettuiamo a inizio ottobre: è durante questi momenti che nascono le idee più disparate dalle quali ricaviamo le nostre intenzioni per l’anno a venire. Non abbiamo un programma!

Tutti hanno un programma? In una famiglia è possibile avere un programma? Di solito capita che si pensi a cosa fare per cena non prima delle sei di sera; se si ha in programma una gita, probabilmente un figlio si ammalerà, un altro avrà da partecipare alla partita più importante della sua vita o ad un’irrinunciabile uscita scout, oppure, semplicemente, uscendo di casa ti slogherai la tua unica caviglia sinistra.

I programmi e le famiglie difficilmente vanno d’accordo. Certi problemi nascono proprio dalla difficoltà di accettare dalla difficoltà di accettare l’imprevisto, l’indesiderato o la diversità, ma una famiglia è proprio un insieme di persone, idee ed esigenze diverse.

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Un'estate da raccontare - Weekend Famiglie

weekendfam2017Dal 24 al 26 giugno si è svolto il primo weekend famiglie di Mandria e Voltabrusegana... un vero successo!

La condivisione e l’amicizia sono state le protagoniste di questi giorni, grazie alla voglia di mettersi in gioco dei genitori condita dall’allegria dei numerosi bambini.

Guidati da don Lorenzo abbiamo avuto la possibilità di fermarci per ripensare alle parole “grazie”, “ancora” e “ho bisogno di… nella mia comunità”, vivendo momenti di riflessione di coppia e di gruppo nella sempli-cità di una passeggiata o di un gelato in compagnia. Esperienza sicuramente da ripetere!

Un ringraziamento particolare alle tre cuoche per la loro disponibilità e preziosa presenza.

Matteo

Di cambiamento in cambiamento

GruppoFamiglieL’arrivo del “nuovo” all’interno di un nucleo già costruito crea sempre una qualche scossa di terremoto. Che sia la nascita di un figlio, l’inserimento alle elementari, l’entrata nell’ adolescenza o l’età che avanza o don Lorenzo che arriva, tutto ciò è sempre vissuto come una minaccia ad un ordine precostituito che richiede un nuovo adattamento. Il gruppo famiglie, quando ha saputo che vi era un nuovo cambiamento in parrocchia, da brava famiglia si è messo in discussione: che identità presentiamo al nuovo venuto? Saremo capaci? Siamo qualcosa oltre quelli che fanno le crêpes? Cosa dovrebbe fare un gruppo famiglie? Sicuramente sbagliamo tutto. E se provassimo a guardare in rete se ci sono delle linee guida su come dovrebbe essere un vero gruppo famiglie?

Quante volte ci chiediamo se esiste una risposta “giusta”. Non c’è per caso un manuale per la famiglia perfetta? In questa società che cambia così velocemente, la società “liquida”, c’è chi la chiama, in cui sembra che vi siano mille stimoli e mille possibilità («Vuoi il nuovo modello di cellulare? Mi spiace, è già vecchio») e in cui siamo spinti alla ricerca continua di nuove cose che sembrano sempre valere di più delle passate, che ruolo può avere la famiglia dove invece tutto è ripetizione? Quante volte al giorno dite: «Debbo ancora dirti di mettere a posto la tua stanza? E’ l’ennesima volta che ti dico di studiare.Ancora una volta non sei riuscito a capire cosa intendevo…»

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DonLorenzo

Don Lorenzo Voltolin
Tel. 049.685508
Cell. 340.7223749  -  339.6007243
E-mail:voltabrusegana@diocesipadova.it

panevino

Festive
Sabato ore 18.30 (a Mandria) 
Domenica ore 8.30 e
11.00
Domenica ore 8.00 e 10.00 (a Mandria), 10.30 e 17.00 (all'OIC) 

Feriali
Lunedì e venerdì ore 18.30
Martedì, mercoledì e giovedì ore 18.30 (a Mandria)

Rosario
Lunedì e venerdì ore 18.00 in chiesa
Martedì, mercoledì, giovedì e sabato 18.00 (chiesa di Mandria)

Lodi mattutine
Lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 8.00 (a Mandria)

Adorazione eucaristica continua
Venerdì dalle ore 16.00 alle ore 24.00 (Chiesa Mater Dei - O.I.C.)

 

Per inviare i vostri articoli, i vostri filmati, le vostre riflessioni, segnalare eventuali problemi o appuntamenti e programmazioni varie relative alle attività dei vari gruppi parrocchiali potete utilizzare il seguente indirizzo e-mail:

redazione@voltabrusegana.it

A seconda del materiale proposto e degli spazi disponibili, i contenuti saranno pubblicati, oltre che nel sito, anche nel bollettino parrocchiale settimanale.

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