Siamo tutti un po’ disorientati e anche incuriositi di fronte alla notizia che le parrocchie di Mandria e di Voltabrusegana condivideranno il parroco e altri sacerdoti. Ho avvertito alcune delle prime reazioni: alcune positive altre meno, alcune di accoglienza altre meno, ho sentito anche qualche inevitabile chiacchiera e malessere. Nel mio cuore si affollano tanti sentimenti e molte domande ma, come si sa, la confusione e la paura (che talvolta toglie chiarezza) non aiutano certo e non credo vengano da Dio.
In questi giorni quando mi ritrovo in preghiera avverto più forti alcune parole di Dio che desidero condividere con voi: penso possano aiutare tutti non tanto a trovare soluzioni, quanto piuttosto a predisporci come uomini e donne, figli di Dio, a vivere con fede il tempo che ci sta innanzi.
«Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi» (Gv 15,12 e più in generale il brano a cui questo versetto fa riferimento). Amarci è il primo grande impegno che Gesù ha assunto con noi, ci ha amati realmente e questo amore dobbiamo sentirlo sulla pelle, nel cuore e in ogni nostro respiro. Diventare cristiani non è vivere una morale o conoscere una dottrina, neppure vivere una qualsiasi esperienza di comunità, ma sentirci amati e amanti, un vero e intenso rapporto di amore con Dio e tra di noi. Tante paure e difficoltà, durezze di cuore e anafettività, tanti fallimenti si superano e guariscono solo se nel nostro cuore facciamo entrare l’amore di Dio. Sembra strano, ma tra parrocchie vicine spesso si vivono relazioni di antagonismo: chiediamo al Signore di poter essere amati da lui e di amare come lui ci ama.
«Non temere, soltanto abbi fede!» (Mc 5,36). Giairo ha appena subito la perdita della figlia e Gesù è così coraggioso da rivolgergli queste parole. Talvolta si teme, anch’io ho paura. In certi momenti ci sono imprese e impegni davvero più grandi delle forze che possiamo mettere in campo e sembra che tutto quello che abbiamo fatto vada perduto. Gesù c’invita ad avere soltanto fede: probabilmente non resta altro, ma questo è anche il momento in cui Dio manifesta chi è e noi mostriamo a noi stessi fino a che punto crediamo, cioè mettiamo alla prova la nostra fede, certi che Dio ci accompagna oltre il possibile.
Con questo sentimento realistico di fede vorrei vivessimo questo incontro di condivisione tra le parrocchie di Mandria e Voltabrusegana. Certamente alcune cose cambieranno, ma non dobbiamo temere che tutto vada perduto. In questo momento non sono in gioco tanto le attività e le organizzazioni, quanto proprio la nostra fede, il nostro credere che Dio ci sta accompagnando, il nostro fidarci di lui anche quando sembra di perdere, la nostra capacità di lasciarci condurre da lui anche nel cambiamento.
Cari fratelli e sorelle nella fede, ho percorso un breve tratto di strada con voi in questi mesi e continueremo a camminare insieme: vorrei che lo facessimo con amore reciproco e fiducia nel Signore.