Chi legge queste righe saprà, magari perché direttamente coinvolto, che esiste un gruppo di persone che si occupa di animare in momenti diversi dell’anno la CdR. Negli ultimi due anni anche di proporre un momento teatrale natalizio.
Ebbene, lo scorso fine settimana (22/12/2013) e stato per tutte le persone che fanno parte di tale combricola un momento di fuoco perché si arrivava a finalizzare un lavoro portato avanti da qualche mese, sia per la recita della domenica sera che per la più breve scenetta per la celebrazione penitenziale di sabato, intitolata: ”e se Gesù nascesse a Voltabrusegana?”
Si trattava di mobilitare e cercare poi di mettere insieme per i due progetti quasi 60 persone tra ragazzi, adulti, coro, attori. Come fare per coordinare tutti ?
In realtà, stabilito il fatto che si andava a fare qualcosa di utile per la comunità, ognuno ha dato per quanto possibile il suo apporto alla causa, e man mano che l’obbiettivo si avvicinava la coscienza delle persone le portava ad autoorganizzarsi e, a volte, a darsi delle priorità.
Questo ha fatto si che alcuni ragazzi della recita del sabato pomeriggio abbiano rinunciato al saggio di nuoto piuttosto che alla gara di canoa, mentre qualcun altro per partecipare alle prove ha saltato veglie, rinunciato alla cena, ignorato la febbre, lasciato a casa il compagno che non vedeva da una settimana….. ma nessuno ha rinunciato a partecipare all’evento.
Siamo al giorno finale; il ritrovo era alle 17 per l’ultima prova: il dirigente d’azienda con il sindacalista, l’artigiano con l’impiegato, l’infermiere con il medico, i genitori e figli insieme tutti uniti nella frenesia del momento, nell’entusiasmo e nella gioia di quello stare insieme anche tra la prova e lo spettacolo, tra uno spritz, un chilo di grana e dieci pizze formato famiglia.
Perché in quei momenti si era formata una grande enorme famiglia dove non importava chi aveva la parte più lunga o più corta, o chi cantava ,chi ballava o chi recitava o chi aveva il controllo delle luci e del suono. e in tutto questo i ragazzi non si sentivano trattati come dei bambini anche perché gli adulti erano tornati ad essere bambini ritrovando la gioia e la spensieratezza che forse troppo spesso perdiamo. E se volete vedere cosa riesce a combinare un branco di adulti che si ricorda del proprio essere bambino cercate sul link presente nel sito !!! Resterete sicuramente sorpresi !!!
Nel tornare a casa facendomi, due passi nel buio della sera, pensavo a quanto successo nella serata accorgendomi di avere un permanente sorriso da mo.. che non riuscivo ad eliminare dal mio volto e con la consapevolezza che il mio Natale non sarebbe stato il 25 dicembre ma era già passato da Voltesea un paio di giorni prima... senza ricche cene, senza pacchi e regali colorati ma lasciandomi nel cuore una grandissima gioia.
Nicola S.
Nel caso non appaia il video nell'articolo lo potete vedere QUI.