Sabato 26 gennaio alcuni giovani delle nostre comunità si sono riuniti prima per un momento di festa e giochi, poi per partecipare alla veglia dei giovani a Panama con papa Francesco.
In cappellina alla Mandria, verso mezzanotte, è iniziato questo momento di preghiera, ma la stanchezza non si è fatta sentire.
Inizialmente, dopo balli e canti, ci so-no state le testimonianze di una cop-pia di genitori di una bimba con la sindrome di down diagnosticata pri-ma della nascita, di un giovane ex tossicodipendente e di una ragazza cristiana palestinese, che dopo la GMG del 2016 si è riavvicinata alla fe-de.
Papa Francesco ha messo in evidenza che Gesù ha donato la salvezza a queste persone e la dona anche a noi, se siamo disposti a partecipare ad una “storia d’amore che si intreccia con le nostre storie” .
Il tema di questa GMG è stato il «Sì» di Maria, la sua volontà di vivere questa storia d’amore: «Avvenga per me secondo la tua parola». È stato Il «Sì» di chi vuole scommettere e rischiare tutto senza garanzie. Non è stato un dire: «proviamo a vedere che succede». È stata una promessa che ha deciso di portare avanti, oltre i dubbi e oltre le difficoltà.
Sono rimaste molto impresse le parole: «Solo quello che si ama può essere salvato e solo quello che si ab-braccia può essere trasformato». Con questa frase il Papa ha voluto sottolineare che avremo un mondo mi-gliore se accoglieremo la vita come viene, vedendola con amore verso chi si sente più debole.
La veglia si è conclusa con un momento di adorazione eucaristica e infine con una preghiera a Maria.
Anche se vissuta a distanza, non è stata percepita la lontananza: sembrava di essere lì in mezzo alla folla di giovani di tutto il mondo, condividendo con loro la gioia nella fede.
È stato un momento molto intenso, tanto che sia chi ha partecipato alle edizioni passate, sia chi non l'ha mai fatto, ha sentito il desiderio di partecipare di persona alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù.
I giovani partecipanti