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Dall'uovo si genera la vita: se opportunamente covato, nasce una nuova esistenza.
Eppure l'uovo è chiuso come il sepolcro: se potessimo metterci al suo interno, avremmo come l'impressione di essere in un luogo di non-vita, tanta è la tenebra in esso.
Così l'uovo assume in sé questa ambivalenza: nel luogo buio della non-vita, nella tenebra del sepolcro chiuso, Dio accende una luce di risurrezione; non altrove, non di lato, non prima o dopo il buio, ma proprio nell'oscurità della morte Dio accende la luce.