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Alcuni genitori dei ragazzi del gruppo Tiberiade ci propongono delle riflessioni su come è stata vissuta nelle loro famiglie la consegna del Padre Nostro.
Il ruolo dei genitori durante il percorso di iniziazione cristiana dei ragazzi è tutt’altro che secondario, e spesso quest’occasione è anche per loro motivo di scoperta o di riavvicinamento alla fede.
Domenica 25 gennaio in qualità di genitori abbiamo vis-suto e condiviso uno splendido momento di partecipazione cristiana. La consegna del Padre Nostro, importante preludio per i nostri figli al tanto atteso ed introspettivo percorso verso la Comunione, si è trasformata in una splendida e leggera occasione di incontro, ricca di spunti di riflessione e, nel contempo, solida guida per questo delicato cammino spirituale. Del caloroso ed intelligente coinvolgimento per noi tutti, grandi e piccoli, vogliamo davvero ringraziare la premurosa e completa dedizione che ci ha saputo regalare don Lorenzo insieme a tutti i catechisti.
Clelia e Michelangelo
Domenica scorsa, dopo la Messa siamo tornati a casa e Federico ha letto la pergamena con il Padre Nostro e abbiamo fatto questa riflessione: pregare non significa leggere o recitare il Padre Nostro, non significa nemmeno solo parlare a Dio, ma, per me, significa soprattutto “ascoltare” con atteggiamento di disponibilità. Cerco di trasmettere ai miei figli disponibilità all’ascolto anche dei genitori e degli insegnanti, dei catechisti e di tutte persone che si prendono cura di loro e che partecipano alla loro crescita.
Camilla
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