Il primo sentimento è di novità, misto a disorientamento. In effetti non siamo abituati a fare i missionari: ci viene bene essere accoglienti ed invitare, preparare con cura ed essere attenti ai dettagli, invece andare, uscire e mettere in gioco una dose di sana improvvisazione in presa diretta non sono modi con cui abbiamo familiarità. A qualcuno viene in mente la vendita porta a porta o i Testimoni di Geova, eppure tante realtà come la chiesa protestante in questo sono molto più avanti di noi.
Restando a “casa nostra”, ricordiamo che San Paolo andava per le piazze, Gesù per le strade e nelle case, i primi cristiani non avevano ambienti specifici per i loro incontri, ma annunciavano il vangelo nelle occasioni quotidiane e si riunivano a casa di qualche fratello. La Chiesa nelle diverse epoche ha sempre trovato differenti forme e molteplici strutture per portare l’annuncio: quel che serve si tiene, quel che non serve diventerà un peso e pian piano sarà lasciato.
L’équipe della carità si è incontrata e, oltre a conoscersi – la prima azione missionaria è tra noi, nelle realtà e tra parrocchie diverse – ha reagito con le prime proposte che semplicemente elenchiamo, così per dare il gusto, per accendere anche in altri il desiderio della missione, perché prima di essere “cose da fare” la missione è un modo di vivere che ti nasce nel cuore, come un fuoco: “che bello sarebbe, anch’io lo voglio”.
Visita alle case delle persone povere o sole. Come si organizza? Si crea un gruppo di persone e le si forma a suonare il campanello;
all’OIC dedicare un’ora a chi è solo;
all’OIC percorso di formazione sui temi inizio e fine vita, in particolare per operatori sanitari;
patronati: l’oratorio visto da don Bosco: creare delle comunità (ad esempio tutti quelli che hanno un cane, cene di classe…);
per i 40 giorni della Quaresima: per ragazzi e genitori preghiera in chiesa 5 minuti ore 7.50, poi colazione in patronato;
palio per contrade, palio delle famiglie (genealogico);
concorso scuole: crea il logo della missione;
coro guinness: chi vuole viene, si fanno due prove;
cena “paga quanto puoi”, friends-coffee.
Con l’équipe dell’Iniziazione cristiana si è discusso di:
un evento nella domenica delle Palme: ragazzi con animatori e vari laboratori per genitori (canto, giustizia e pace, politica, Scrittura, ecologia, solidarietà…);
prepararsi alla celebrazione dei sacramenti insieme nella veglia pasquale 2018;
pastorale post-battesimale 0-6 anni nelle nostre scuole cattoliche;
visita alle famiglie dei genitori scuola;
incontri per battesimo, per i padrini, incontro annuale per rinnovo delle promesse battesimali;
incontrare nelle case le famiglie 30-45 anni;
incontro-annuncio nelle scuole medie durante ore religione;
preghiera prima della scuola in Quaresima ore 7.50-7.55.