A Voltabrusegana, messa in suffragio di don Leonino domenica 19 novembre ore 8.30
Don Leonino Bardellone è spirato nel pomeriggio di domenica 5 novembre, all'ospedale di Camposampiero, appena ventiquattro ore dal ricovero, in seguito a una emorragia interna, conservando fino alla fine piena lucidità.
Don Leonino aveva compiuto in febbraio 95 anni, essendo nato a San Giorgio delle Pertiche nel febbraio del 1922. Compiuti gli studi in seminario, era stato ordinato prete dal vescovo Carlo Agostini nel 1948. Tra i suoi compegni di ordinazione c'era il futuro vescovo Martino Gomiero e l'indimenticabile direttore della Difesa del Popolo don Alfredo Contran.
La parrocchie dove esercitò il suo primo ministero come coadiutore sono quasi ai confini della diocesi: Balduina, Montagnana, Lozzo, Rossano Veneto. Aveva appena otto anni di messa quando nel 1956 il vescovo Girolamo Bortignon gli affidò il compito di una parrocchia in periferia di Padova, Voltabrusegana, dopo che altri preti, a testimonianza di don Leonino, avevano rinunciato, spaventati forse dalla situazione. Don Leonino entrò con tutto il cuore nella sua prima esperienza di parroco, curando la liturgia e il catechismo, avviando le associazioni. Si fece carico delle strutture, terminando la nuova canonica, adattando una sala per il cinema parrocchiale, facendo sorgere la nuova scuola materna, aiutato dalla grande partecipazione delle famiglie.
Il vescovo, dopo aver potuto constatare nella visita pastorale del 1962 il buon lavoro compiuto, lo inviò a Vigonovo, dove il parroco don Basilio Gaspari era morto precipitando dall'impalcatura allestita per la decorazione interna della Chiesa. Don Leonino si trovava a Vigonovo quando avvenne la grande alluvione del novembre del 1966 con i suoi disagi e problemi.
Nel 1970 era già arciprete di Agna, ma l'impatto non fu felice e don Leonino dopo appena due anni, rinunciò ad Agna ed arrivò a Campo San Martino, dove si ferma per 26 anni. Anche in questa comunità si fece carico di far sorgere, con l'aiuto di molti collaboratori, il centro parrocchiale e si è sempre interessato del buon funzionamento della scuola materna. Curava in modo particolare la celebrazione domenicale, anche con il canto offerto dalla corale o dai giovani. Era disponibile a visitare le famiglie, soprattutto dove c'erano ammalati. La sua impostazione pastorale era quella tradizionale, ma faceva lo sforzo di adeguarsi ai cambiamenti avviati dal Concilio Vaticano Secondo e alle mutate condizioni della società.
Don Leonino appariva dall'aspetto un po' burbero, ma dall'animo buono e generoso, disponibile al dialogo e al confronto e, se pur con fatica, accettava i cambiamenti. Era attento ad esprimere la riconoscenza alle persone che operavano in parrocchia.
Giunto all'età canonica della rinuncia, nel 1998, lasciò Campo san Martino e prese dimora ad Arsego, per essere accanto ad una sorella, che morì presto. Il passaggio dalla comunità in cui conosceva tutti ad un paese in cui era estraneo, fu molto duro, tanto che per un anno lui, che era un predicatore, rinunciò a tenere le omelie. Quando si ambientò offrì la sua collaborazione, con grande disponibilità e discrezione, ai parroci don Silvano Isatti e don Francesco Frigo. Nel pomeriggio del sabato il suo confessionale era frequentato da persone che trovavano in lui un punto di riferimento, per la sua grande accoglienza e la capacità di illuminare le coscienze. Negli ultimi quattro anni non aveva più le energie per una collaborazione pastorale e si è preparato nel silenzio e nella preghiera all'incontro col Signore.
La celebrazione eucaristica di ringraziamento, di suffragio, di commiato sarà celebrata giovedì 9 novembre alle ore 10 nella chiesa parrocchiale di Arsego, presieduta dal vescovo Claudio. La salma sarà sepolta nel cimitero di Arsego.
A Voltabrusegana, messa in suffragio di don Leonino domenica 19 novembre ore 8.30