La missione spesso viene intesa come rivolta all’esterno, verso quelli che non frequentano le comunità. E ciò é vero. Nel nostro caso però c’è un ulteriore valore aggiunto.
La missione che stiamo per intraprendere, infatti, sarà fatta insieme nelle parrocchie di Mandria e di Voltabrusegana dalle persone delle stesse parrocchie.
È vero che si sta facendo il possibile perché ogni comunità mantenga la propria identità, le proprie strutture e attività, tanto è vero che niente è stato accorpato e sono solo stati chiesti piccoli punti contatto e di condivisione; non nascondiamo la bellezza come anche la difficoltà di fare ciò.
Eppure è tanto strano - forse a qualcuno che vede le nostre comunità dall’esterno può risultare anche assurdo - che fratelli cristiani talvolta incontrino difficoltà, pur comprensibili, a collaborare e a incontrarsi anche su piccoli punti. Qui entra in gioco la nostra umanità, che però chiede di essere aiutata ed educata.
La missione sarà anche un’occasione per conoscerci e incontrarci, una “terra di mezzo” tra viaggia-re su binari paralleli senza mai incontrarsi e “accorpare” le attività. Mi piace pensare che, non senza fatica, il frutto più grande della missione sarà proprio scoprirci fratelli di parrocchie vicine.