"DAMMI UN PO' D'ACQUA DA BERE" (Gv. 4,7)
Si apre così la settimana di preghiera ecumenica 2015.
Cosa significa ecumenico?
La parola deriva dal latino oecumenĭcus e, ancor prima, dal greco οἰκουμενικός, significa universale, ovvero che riguarda tutti. Più precisamente segnala il dialogo e il cammino di unità delle confessioni cristiane.
Cosa significa che ci sono più confessioni cristiane ?
Vuol dire che, per ragioni storiche, politiche ed ecclesiologiche, il cristianesimo, così come lo ha voluto Gesù, si è invece diviso nella chiesa ortodossa, protestante e cattolica.
Tali divisioni non sono delle semplici distinzioni, dobbiamo riconoscerlo, ma segnalano delle ferite in alcuni passaggi storici anche molto profonde, tra fratelli. Nel vangelo di Giovanni, Gesù prega perché i suoi amici siano una cosa sola con Lui e il Padre, e tra di loro. È doveroso tuttavia ammettere con serena onestà che tale unità è disattesa, e ciò segnala una debolezza nella testimonianza d’amore che Gesù chiede e che il mondo aspetta da noi. Con sincerità dobbiamo partire da queste posizioni assumendo la responsabilità di essere figli dello stesso Padre, fratelli di Cristo, e oggi ancora divisi.
Cosa ci divide?
Anzitutto va segnalato che gli scismi all’interno della Chiesa accadono per ragioni legate alla fede e alla vita della Chiesa, le quali s’intrecciano a motivazioni storico-politiche. La prima grande separazione si ha nel 1054 con la Chiesa ortodossa di oriente, il secondo scisma nel XVI secolo con la Riforma protestante. Come si accennava, le motivazioni sono di vario ordine e grado. La Chiesa d’oriente non riconosce l’autorità del Papa sui Patriarchi, mentre le Chiese protestanti oltre a non vedere nel Papa la figura guida della Chiesa, in differenti gradi non riconoscono altri aspetti della tradizione cattolica: dai sacramenti, al culto mariano a tutto una certo modo di vivere la vita nella Chiesa; con le chiese riformate esistono anche delle ragioni e delle differenze, a volte marcate, nella teologia, dipendendo dalla confessione cui ci si riferisce, dato che la riforma protestate stessa nei secoli ha dato origine a una susseguente frammentazione delle chiese.
Cosa ci unisce?
Quel che unisce è molto più di ciò che separa. Anzitutto la fede e l’esperienza di Gesù si trova come radice comune di tutte le confessioni cristiane: tutte riconoscono Cristo come Signore e maestro, la Parola di Dio i suoi insegnamenti. Alla base di tutte le confessioni c’è il battesimo, e con la confessione ortodossa anche tutti gli altri sacramenti, importanti perché sono azioni di Dio, ovvero le vie normali che Egli ha per raggiungere gli uomini con la sua potenza e la sua grazia. Ci uniscono inoltre i primi mille anni di storia della Chiesa, durante i quali non c’erano separazioni. Ci unisce soprattutto l’essere fratelli di Cristo e fratelli tra noi, anche se diversi. Tutto ciò deve rafforzarci come cristiani in uno stile reale e consistente di fraternità, di curiosità amichevole, di dialogo e di confronto fecondi.
Quali ricchezze porta ciascuna chiesa?
Il fatto che esistano delle differenze nella Chiesa stessa dimostra che essa è cattolica, ovvero che s’incultura in ogni luogo e ogni dove, e ciò permette di rilevare le ricchezze di ciascuna confessione. Dalla tradizione ortodossa possiamo ricevere una forte spiritualità, un’immensa profondità di pen-siero e di preghiera; ancora una liturgia molto bella capace di velare e svelare la grandezza di Dio, il senso del “mistero” ovvero il fatto che Dio lo si può conoscere ma essendo così grande mantiene sempre un’eccedenza e un carattere di novità. Dalla tradizione protestante è possibile attingere una profonda e attenta conoscenza della Parola di Dio, uno studio accurato anche con metodi e chiavi ermeneutiche moderne; ancora una grande attenzione all’evangelizzazione e ai metodi di annuncio. Dalla storia della tradizione cattolica è possibile ricevere una grande attenzione alla dimensione umanistica, attraverso la capillare e feconda attività delle comunità vicine alle persone e attente al territorio, e una buona tensione sociale al fine che il vangelo provochi la vita all’interno della Chiesa come pure quella oltre essa.