La preghiera è dialogo con Dio.
Per i filosofi personalisti il dialogo è propriamente l’operazione culturale che forma e qualifica le persone. Come a dire che senza dialogo gli uomini rimangono fermi, inerti, e non progrediscono; in effetti il dialogo vero è esporsi e lasciarsi modificare nelle convinzioni e nelle certezze al fine di progredire nella ricerca del vero.
Se tutto ciò vale sul piano antropologico, immaginiamo cosa significhi quando entriamo sul piano teologico, ovvero quando scegliamo di instaurare un dialogo con Dio. Dialogare con Dio e con gli uomini è, quindi, non solo una condizione della spiritualità ma anche dell’umano e dell’intelligenza.
Dialogo, dal greco dià-lògos, vuol dire "discorso fuori di me", che porta fuori di noi; il contrario sono i discorsi che facciamo "in noi", "con noi", sovente autoreferenziali e autogiustificativi. Come Papa Francesco invita ad uscire, il primo e fondamentale modo che abbiamo per uscire da noi, diventando intellettualmente e spiritualmente estroversi, è la preghiera.
Nella nostra comunità vengono offerte tante possibilità di preghiera:
- le Lodi del mattino, per iniziare la giornata con un “tocco di Dio”;
- l’adorazione settimanale il martedì e il giovedì dalle ore 20.00 alle 21.00, per riposarci con Dio, gustare la sua presenza nel silenzio, farlo entrare nella stanza più interna della nostra anima;
- la messa quotidiana, occasione privilegiata dell’incontro con Gesù il quale viene in mezzo a noi, addirittura dentro noi;
- la preghiera on-line, proposta quotidianamente nel nostro sito dove è possibile trovare un estratto della Parola di Dio del giorno e una brevissima meditazione.