LA FORZA E LA BELLEZZA DELLA NARRAZIONE NELL’ANNUNCIO (attraverso le parole dell’Evangelii Gaudium di Papa Francesco... dal min. 38.30 del video sotto)
Da tempo, tra i catechisti della nostra diocesi, si parla di narrazione come modalità comunicativa nell’annuncio e nella catechesi dei ragazzi, ma anche degli adulti. Il linguaggio narrativo, infatti, sta sempre più entrando nella pratica catechistica aiutando a passare da una trasmissione di contenuti astratta, deduttiva, affidata alla sola ragione, ad un apprendimento di tipo esperienziale, induttivo, che valorizza la storia, i sentimenti, le emozioni, l’azione.
Apprendere il linguaggio narrativo è stato l’obiettivo dei corsi di formazione di questi ultimi anni, a cui molti catechisti hanno partecipato. Durante il corso essi hanno conosciuto di più il Vangelo di Marco, hanno riconosciuto in quel racconto la loro storia personale e hanno appreso il metodo narrativo per poterlo utilizzare nell’incontro con i ragazzi.
Raccontare è importante perché attraverso il racconto la persona si rivela nel profondo dando la possibilità, a chi ascolta, di entrare nella sua storia, di immedesimarsi in ciò che viene narrato, di riconoscersi nei sentimenti, negli stati d’animo, nei legami, negli incontri, nelle gioie, nelle sofferenze e nelle paure.
Gli avvenimenti narrati diventano più nostri. Ma il racconto non è solo il modo in cui, nella nostra abituale esperienza di umani, si comunica qualcosa di sé e della propria vita ad altri, è anche la modalità tipica con cui abitualmente la sacra Scrittura ci parla di Dio.