All’annuncio dell’angelo «Gloria a Dio nell’alto dei Cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore», rispondono per primi i pastori, certamente sbigottiti. Chi sono oggi questi pastori e che significato hanno?
Sono persone come noi delle parrocchie di Mandria e di Voltabrusegana, sono persone che cercano di costruire la comunione attorno alla presenza di Gesù - la possiamo anche chiamare fede - e che nel bambino cercano di scorgere con curiosità e disponibilità di cuore il volto di Dio.
La stalla è l’ambiente improvvisato della nascita di Gesù e mostra bene la situazione delle nostre due parrocchie: in divenire, in cambiamento e di passaggio; un processo che è solo agli inizi.
Tante cose si sono trasformate in questi anni, soprattutto perché la società e la città cambiano. Inutile, forse anche dannoso, rimanere ancorati a schemi passati, anche se meritevoli. La nostra stalla è quello che abbiamo oggi per far abitare il Signore nelle nostre comunità che non sono pro-loco né agenzie di servizi, ma luoghi in cui le persone - i pastori di oggi - si incontrano per vivere la fede, per sentire Gesù, per condividere trasmettere il vangelo. In effetti nelle parrocchie si sta bene se si viene per ricercare questo.
Anche quest’anno le comunità di Mandria e di Voltabrusegana vivranno insieme la notte di Natale. Alle 23.30 i giovani animeranno la veglia in preparazione al
Natale nella chiesa di Mandria (Pasqua si celebra a Voltabrusegana), poi seguirà la messa di mezzanotte. La celebrazione di questi momenti fatta insieme è una necessità come pure un’occasione per ritrovarci, come i pastori che giungono da luoghi diversi attorno a Gesù: non credo che il vangelo ci chieda qualcosa di diverso e penso che questi piccoli gesti, fat-ti o non fatti, rivelino qualcosa di ciascuno e delle propria fede.
A tutti giunga l’augurio personale e comunitario di un buon Na-tale: buono non perché tutto andrà bene, lo sappiamo, ma buo-no perché la presenza di questo bambino possa davvero attirarci e condurci a Dio.
Buon Natale
Don Lorenzo