Testimonianze di alcune persone delle nostre comunità che nelle scorse settimane hanno dedicato tempo e attenzioni alla visita alle famiglie.
La disponibilità dimostrata è stata un importante segno di vicinanza verso le persone sole, ammalate e lontane, ma anche di comprensione della difficoltà che avrebbero sacerdoti e religiose a compiere da soli questo servizio.
Ringraziamo allora tutti coloro che si sono donati a questo scopo, in particolare le suore, sempre presenti.
Per me quest'anno è stata la prima volta che andavo per le case a testimoniare l'Amo-re di Gesù. Ora sono felice per l'Amore che abbiamo ricevuto e donato. In particolare in una donna sola e povera che continuava a volerci offrire anche quello che non ave-va mi è sembrato di riconoscere quella vedova del vangelo che donava il suo unico spicciolo.
È il secondo anno che vivo quest’esperienza, un’esperienza che avevo già fatto per molti anni quando ero chierichetto, ma devo dire che da adulto la si vive con maggiore e diversa consapevolezza. Ogni uscita e ogni singola visita assumono un significato sempre diverso e particolare.
La cosa che più mi ha colpito e che in me ha lasciato un segno indelebile, è vedere queste persone aprirti la porta della loro casa: a volte anche con un po’ di diffidenza e titubanza iniziale, ma una volta rotto il ghiaccio, lasciandoci guidare dalla Parola del Signore, ti accorgi subito di come inizino ad aprirti anche il loro cuore. Si condividono le gioie e i problemi, così come le fatiche e le difficoltà quotidiane; abbiamo percorso insieme un pezzettino di strada aiutando queste persone a portare la loro croce. Un impegno per nulla faticoso, anzi al contrario, con l'aiuto del Si-gnore un po’ di luce entra in quella casa e la pace scende su quella famiglia.
A ciascuno di noi vengono offerti dei doni, sta solo al nostro cuore saperli cogliere e custodire. Per me l'opportunità della visita alle case è stata un dono che mi è stato fatto gratuitamente, e altrettanto gratuitamente ho voluto portare agli altri quella gioia che sentivo dentro.
Un pensiero particolare lo rivolgo a quanti non hanno potuto o voluto accoglierci; ringrazio quanti ci hanno accolto nelle proprie case e in particolare don Lorenzo, le suore missionarie e la comunità per questa splendida opportunità.
Anche quest’anno i quindici giorni sono volati! Che tempo di grazia! Anche quando non ero personalmente impegnata nella visita alle case mi sentivo comunque “sintonizzata” con chi lo era, unita nella preghiera. Quanti incontri arric-chenti sia nella condivisione della gioia che del dolore! Ancora una volta ho vissuto intensamente l'importanza di affi-dare al Signore ogni momento della mia giornata. Grazie di cuore a tutti. A don Lorenzo per il suo impegno nell'orga-nizzare, gestire e accompagnare le due comunità in questa esperienza di vera condivisione comunitaria. Alle sorelle missionarie che ci hanno accompagnati sempre con grande entusiasmo e gioia. Grazie anche a quanti ci hanno accol-to nelle loro case accettando di condividere un piccolo tratto del nostro cammino.
Abbiamo raccolto tante richieste di aiuto più o meno silenziose; credo che ora dovremmo chiederci come dare delle risposte!