Ho sempre provato ammirazione per le persone appassionate, che credono fermamente in qualcosa, senza sbavature, che non ascoltano i dubbi e vanno avanti nonostante fatiche, fallimenti, ostacoli.
Provo ammirazione anche per chi sa cambiare strada, per chi sa riconoscere il momento di abbandonare per iniziare qualcosa di nuovo, perché anche il cambiamento richiede passione: per la vita, per la propria persona, per le proprie idee, per la propria dignità.
La passione è questa spinta dal di dentro che fa muovere montagne, che permette di realizzare cose che non inizieremmo mai a mente fredda, quella fiamma che mette in moto tutte le risorse che abbiamo per raggiungere un obiettivo. Una delle tante ricchezze che possediamo noi esseri umani, capaci di andare oltre a quello che ci serve per sopravvivere per fare grandi cose, ciascuno a seconda delle sue possibilità.
La passione porta in una dimensione dove il tempo cronologico non si conta più, dove il limite della fatica si sposta sempre un po’ più in là, dove si viene assorbiti tutto, dentro e fuori, in quello che si sta facendo e il resto diventa secondario, a volte persino il mangiare, il bere, il nutrirsi.
La storia dell’umanità è mossa dalla passione e credo che si potrebbero riempire pagine e pagine con storie di passioni, sia nei grandi eventi ma e soprattutto nella vita quotidiana.
La passione non conosce le mezze misure e può anche spaventare o scandalizzare perché si nutre di libertà e genera novità.
Passione, libertà e novità si riassumono perfettamente nella figura di Gesù, che ha mosso i suoi passi in terra d’Israele spinto dalla passione per l’Uomo, per liberarlo da quelle abitudini e regole che gli impedivano di intercettare la passione di Dio per l’Uomo, sperimentata da Gesù su se stesso.
Tale è stata la passione di Gesù da prendersi la libertà di rischiare e perdere la vita pur di portare la buona notizia che Dio ha smesso di essere un giudice ed è diventato Amore che accoglie. La passione di Gesù non è mai morta e la ritroviamo nell’ardore degli apostoli e di tutti quelli che, dopo di loro, hanno continuato a trasmette il preziosissimo messaggio evange-lico, che merita tutta la nostra passione!
Fabio