Siamo fatti per ascoltarci e conoscerci a vicenda.
L’esperienza ce lo insegna e quando ciò non avviene ne paghiamo le conseguenze.
Maschio e femmina insieme sono immagine e somiglianza di Dio, ciò significa che questa immagine e somiglianza di Dio avvengono nella complementarietà di due che sono differenti (cf. Gen 1,27).
Il differente, da differre, si dice di due cose o persone che pur essendo distinte vanno nella stesa direzione; altro è il diverso, diversus, ovvero volto altro: si dice di cose o persone che divergono, ovvero che vanno in direzioni opposte.
Maschio e femmina sono immagine di Dio perché vanno insieme, cercando la direzione comune; essi camminano l’uno accanto all’altra nell’intento di conoscersi, di apprezzarsi e di sopportarsi, e vanno nella medesima direzione.
Come sappiamo, la differenza sessuale è presente in tante forme di vita, ma solo l’uomo e la donna possono essere immagine e somiglianza del Creatore: non solo l’uomo in sé o la donna in sé, ma l’uomo e la donna insieme portano questa effige di Dio.
Nel nostro tempo moderno si sono aperti nuovi spazi e nuove libertà che possono dischiudere una comprensione più chiara del mistero dell’uomo, ma anche dubbi e perplessità. Talvolta la rimozione della differenza può nascondere anche il non voler prendersi l’impegno di abitarla e di coltivarla, e le forme di diversità sono infinte: l’amico è diverso da me, come il vicino di casa e lo straniero, il collega di lavoro ecc…. La diversità è difficile da abitare perché chiede di uscire da se stessi per andare verso l’altro: questo è il nostro viaggio più impegnativo!
È possibile parlare di una crisi di fiducia collettiva, un meccanismo che parte a livello personale-psicologico, che tocca anche la disaffezione alla fede e a Dio, e si ripercuote a livello sociale.
Se io m’impigrisco, mi chiudo in me stesso e smetto di uscire da me perché è difficile incontrare l’altro, il differente, ed è ancor più difficile camminare con lui, se accade ciò in tante sfere della vita e a molti livelli di società, viene da chiedersi: che tipo di uomo sta emergendo?
Abbiamo a disposizione tanti strumenti culturali, molti più che in passato, ma non siamo esenti da pericoli antichi: l’egoismo che fa rinchiudere in sé stessi che è la radice di ogni male perché non mi porta più a donarsi per l’altro.