È tutto il pomeriggio che Giulia mi chiama: «Mamma! Giada salta sui letti e non riesco a concentrarmi sui compiti! Mamma! Alice ha scarabocchiato il quaderno di attività libere di scuola! Mamma! Anna prende i colori dal mio astuccio!»
Scende la sera e mia figlia non riesce a dormire: è ancora arrabbiata con la sorelle e si gira e rigira nel letto brontolando. Mi avvicino in punta di piedi e la bacio dolcemente sulla fronte. In realtà mi viene un po' da ridere a pensare a Giada che saltella, a Anna che finge di fare i compiti e a Alice che fa i dispetti per attirare l'attenzione della sorella, ma cerco di restare seria... stoica.
«Le sorelle mi danno fastidio!» mi risponde mordendosi le labbra. Sono di nuovo messa alla prova come mamma: Giulia chiede giustizia ma vuole essere anche consolata e compresa.
Mi siedo sul suo lettino e nel buio della stanza le sussurro: «So che a volte sorgono pensieri brutti che vogliono convincerti che la tua non è la famiglia giusta per te, che la tua vita non è come la desideri, che vorresti che le cose fossero diverse a casa, a scuola, a ginnastica. Caccia via questi pensieri perché non vengono da Dio! Non farti fregare... Fidati di Dio! Egli ci ha messo vicino le persone giuste per la nostra vita e per il nostro bene, anche quelle che non ci piacciono, per insegnarci ad amare anche loro!
Ti ha donato delle sorelle per insegnarti la pazienza e la condivisione, e dei genitori che non sono perfetti, ma ti amano profondamente. Dio ti ha pensato e ti ama così come sei! Egli fa le cose bene, Giulietta mia! Il suo è un progetto d'amore pensato proprio e solo per il tuo bene. Se non ti ribelli alla vita che Dio ha pensato per te, vedrai meraviglie!»
Giulia mi abbraccia e chiude gli occhi. Esco dalla stanza e sento Giada che parla con la sorella: «Giulia, mi insegni una nuova cornicetta?» «Sì, Giada, domani ti faccio vedere quella del cigno! Adesso dormi» «Buonanotte Giulia» «Buonanotte Giada».
Una mamma