Benvenuto nella Parrocchia di Voltabrusegana   PLG_GSPEECH_SPEECH_BLOCK_TITLE Benvenuto nella Parrocchia di Voltabrusegana PLG_GSPEECH_SPEECH_POWERED_BY GSpeech

Questo sito non utilizza cookie per inviarti pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze, vengono invece utilizzati cookie tecnici e di terze parti .Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca su "Leggi l'informativa relativa alla cookie policy". Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina
 o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Inoltre su ogni pagina consultabile di voltabrusegana.iu in calce trovi anche la Privacy Policy relativa al trattamento dei dati personali.

intermezzoUn intermezzo è “un tempo che sta tra due tempi”, come una pausa tra due note, ma anche un impiccione, un personaggio scomodo che s’intromette tra due dialoganti.

Spesso si ha dell’intermezzo un’idea poco pregevole: un qualcosa di fastidioso da subire, un tempo poco produttivo, qualcosa di passeggero che prima se ne va meglio è, tutt’al più da vivere come riposo tra due impegni più importanti, ma che se si potesse farne a meno sarebbe volentieri tolto dal calendario della vita. Allora, un po’ per gioco, immaginiamo di togliere alcuni intermezzi.

La pausa caffè al lavoro è un intermezzo e per sua natura è improduttiva, così come la ricreazione scolastica che si pone tra due tempi di studio. Il messaggiare al telefono (a meno di non esagerare) è una forma d’intermezzo che costruisce un ponte virtuale oltre il tempo e lo spazio. La pausa pranzo e il pisolino pomeridiano sono anch’essi intermezzi, così come la domenica spezza due tempi di lavoro. Proviamo a pensare a un lavoro senza pausa caffè o senza domenica, oppure ad una scuola mancante di ricreazione: di certo ce ne sarebbe per una bella presa di posizione sindacale.

Pensiamo a una famiglia che non vive pausa pranzo o pausa cena: quasi quasi si fatica a definirla tale, in quanto quali altri tempi comuni d’incontro avrebbe?

Andiamo un po’oltre. Anche il primo tempo della nostra vita, quello della gestazione, è un intermezzo: dal concepimento alla nascita per nove mesi esistiamo in una condizione di vita passeggera che tuttavia assume una tale importanza da essere obbligatoria per ogni essere vivente; tutt’altro che una pausetta transitoria. E come sarebbe la nostra esistenza se si togliesse la giovinezza, intrepido e vitale passaggio dall’infanzia all’età adulta?

Procedendo su questa via incontriamo la morte, passaggio così oscuro e tremendo che tuttavia abbiamo già vissuto in maniera simile proprio uscendo dal grembo materno.

Neppure quest’ultimo volevamo abbandonare, eppure “ci hanno cacciati fuori” senza dirci dove saremmo andati a finire e cosa fossero il mondo e la vita. Anche la morte dunque è un intermezzo tra la vita di cui abbiamo esperienza e la vita eterna che conosciamo solo per sentito dire. Stare in mezzo non è facile perché chiede di saper attendere una cosa che non vediamo e di spogliarsi di qualcosa che ben conosciamo.

Tutto ciò chiede quindi di impoverirci anche delle nostre conoscenze ed esperienze.

Ma che ne sarebbe dell’alunno di classe quinta della scuola primaria se continuasse a rimanere lì senza accedere alla classe prima della scuola secondaria? Che ne sarebbe dello stesso alunno se non si spogliasse della sua classe, se non abbandonasse maestri e metodi conosciuti, per entrare in un nuovo mondo tutto da scoprire?

L’alunno di quinta deve in qualche modo tornare povero per arricchirsi: solo questa nuova condizione di leggerezza gli permetterà ancora di crescere.

La festa dell’ascensione è un intermezzo tra la presenza del corpo di Gesù risorto e l’arrivo dello Spirito Santo: è un intermezzo di “assenza”. Anche in questo caso forse ci capiamo poco, ma per questa domenica ci basta non considerarlo un semplice passaggio, un qualcosa di superficiale, un tempo che “se potessi ne farei a meno”.

larcavoltabook arancio

 
  larca     voltabook  

Leggi o Scarica L'ARCA di questa settimana, il nuovo bollettino parrocchiale delle comunità di Voltabrusegana - Mandria, e VOLTABOOK il notiziario periodico sull'attivita dei vari gruppi parrocchiali di Voltabrusegana.


DonLorenzo

Don Lorenzo Voltolin
Tel. 049.685508
Cell. 340.7223749  -  339.6007243
E-mail:voltabrusegana@diocesipadova.it

panevino

Festive
Sabato ore 18.30 (a Mandria) 
Domenica ore 8.30 e
11.00
Domenica ore 8.00 e 10.00 (a Mandria), 10.30 e 17.00 (all'OIC) 

Feriali
Lunedì e venerdì ore 18.30
Martedì, mercoledì e giovedì ore 18.30 (a Mandria)

Rosario
Lunedì e venerdì ore 18.00 in chiesa
Martedì, mercoledì, giovedì e sabato 18.00 (chiesa di Mandria)

Lodi mattutine
Lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 8.00 (a Mandria)

Adorazione eucaristica continua
Venerdì dalle ore 16.00 alle ore 24.00 (Chiesa Mater Dei - O.I.C.)

 

Per inviare i vostri articoli, i vostri filmati, le vostre riflessioni, segnalare eventuali problemi o appuntamenti e programmazioni varie relative alle attività dei vari gruppi parrocchiali potete utilizzare il seguente indirizzo e-mail:

redazione@voltabrusegana.it

A seconda del materiale proposto e degli spazi disponibili, i contenuti saranno pubblicati, oltre che nel sito, anche nel bollettino parrocchiale settimanale.

Angolo degli sponsor

  • Laura.jpg
  • VoltaService.jpg
  • BologniniTermoidraulica.jpg
  • LaScuderia.jpg
  • OneLab.jpg
  • MeccanicaElite.jpg
  • VecchioFalconiere.jpg
  • RedLineMilano.jpg
  • CaldonCoccole.jpg
  • GiadaCarra.jpg
  • RedLine.jpg
  • SiderurgicaTacchin.jpg
  • PastManzato.jpg
  • SystemCosta.jpg
  • LaPreferita.jpg
  • LaMacelleria.jpg
  • Rotafil.jpg
  • OrtoMercato.jpg
  • IvanoMarcolongo.jpg
  • AFNalesso.jpg
PLG_GSPEECH_SPEECH_BLOCK_TITLE PLG_GSPEECH_SPEECH_POWERED_BY GSpeech