Qualcosa ci supera, è dentro di noi eppure ci trascende.
In un uomo finito, com’è ciascuno di noi, è presente un desiderio di amore infinito quasi insaziabile. Ciascuno di noi si percepisce come un essere finito e talvolta limitato, eppure dentro di noi c’è un sogno infinto, un desiderio di amore che non si può misurare.
Nel piccolo particolare della nostra vita vive l’infinito e il tutto. Questa esperienza è una traccia di Dio in noi: siamo finiti e piccoli, eppure un segno di eternità è presente e vivente in noi. L’uomo supera l’uomo: questa presenza di Dio in noi è il motore della fede, della speranza e dell’amore. La fede è vedere la realtà come la vede Dio, e ciò offre nuovi criteri di giudizio, ovvero l’aperura della mente umana allo splendore di Dio. La speranza è il desiderio forte, il sogno reale, di vivere il bene che sentiamo, di riceverlo e di saperlo donare. La carità è la volontà e la scelta di amare, di donarsi ai fratelli e di usare del tempo di questa vita come un dono fatto agli altri.
Gesù è davvero il maestro, egli infatti con il suo modo di essere e il suo stile risveglia in noi tutti questi sogni, ridesta in noi il desiderio di infinito, fa percepire concretamente quanto bene sogna Dio per noi. Gesù diviene l’esempio, il modello che noi dobbiamo seguire se vogliamo davvero una vita felice. In effetti quando seguiamo l’esempio di Gesù sentiamo che siamo felici anche quando amare può costare fatica e talvolta sacrificio, non ci sentiamo snaturati, avvertiamo che diventiamo noi stessi, stiamo percorrendo la via che fa percepire il senso della vita e permette di scoprire il motivo per cui siamo nati. La coscienza sente questa sintonia, quest’armonia con il desiderio d’infinito, ma percepisce anche la disarmonia, la dissonanza, la frattura quando poniamo gesti o parole che non corrispondono al sogno di amore infinto.
Se ci ascoltiamo bene e se non ci inganniamo, confrontandoci con Gesù è abbastanza facile capire quello che Dio suggerisce, dove spinge il desiderio di infinito che egli ha posto in noi.