Carissimi fratelli e carissimi sorelle,
arriva nelle nostre comunità e nelle nostre case un nuovo foglio parrocchiale, L’arca.
Giunge inaspettato e in punta di piedi, come un “amico” discreto che può anche essere lasciato in disparte oppure, incuriosendoci, letto qua e là.
L’arca è una presenza che desidera collegare, per questo si chiama così. Giunge innanzitutto come segno di quell’esperienza nuova che vede in stretta collaborazione le comunità di Mandria, Voltabrusegana e dell’Opera Immacolata Concezione e anticipa “altre voci” di comunicazione quali la pagina Facebook “Mandria&Volta” e i siti internet parrocchiali di cui trovate gli indirizzi a fondo pagina.
Perché “L’arca”? Cosa ricorda della storia della nostra fede? Ecco due accenni.
L’arca di Noè (ebr. tebà, scrigno) aveva lo scopo di essere deposito galleggiante, uno scrigno che contenesse la vita che doveva essere salvata dal diluvio (cf. Genesi 6-9); una sorta di casa dell’umanità in comune con gli esseri viventi, un piccolo Creato che doveva traghettare verso un’era nuova di vita. Lo scrigno che apre a una vita nuova, diversa da quella precedente eppure ricca: sarebbe importante poter vivere con questo atteggiamento il tempo di cambiamento che ci sta innanzi.
L’Arca dell’alleanza, chiamata anche Arca del Signore o Arca della testimonianza (cf. Deuteronomio 10; Esodo 25) era un contenitore rettangolare rivestito d’oro e serviva per accogliere e trasportare le tavole della legge, cioè i dieci comandamenti che Mosè aveva ricevuto direttamente da Dio. L’Arca ricorda l’alleanza (ebr. berìt) che Dio stabilisce con il suo popolo. Dopo la liberazione dalla schiavitù in Egitto, Dio promette che benedirà a proteggerà sempre il suo popolo, e le tavole della legge sono il patto sul quale convengono Dio e gli uomini, l’accordo sul quale ci s’intende: tu Dio mi proteggerai e io ti sarò fedele su questi dieci punti. L’alleanza ricorda ancora oggi che non siamo soli e che l’incontro tra le comunità di Mandria, di Voltabrusegana e dell’OIC non è deato da sole ragioni contingenti e storiche, non è un affare di soli uomini, non è un fatto da regolare solo con il diritto o con la sociologia, ma è un modo che Dio ha di rinnovare l’alleanza e l’amicizia con noi, un ulteriore invito per farci avvertire la sua vicinanza.
L’arca per contenere, per viaggiare e traghettare, l’arca per ricordare l’alleanza di Dio con gli uomini: ecco il messaggio che giunge nelle case e nelle famiglie prima delle informazioni e dei contenuti.
L’arca “prende in sé” anche la comunità dell’OIC perché il desiderio è che la vita pastorale abbracci sempre più anche questa realtà di solidarietà presente sul territorio.
Questo nuovo bollettino sarà distribuito nelle chiese di Mandria, di Voltabrusegana e dell’OIC, e portato a domicilio alle famiglie di Mandria com’è consuetudine, auspicando che in futuro su tutto il territorio si possa offrire questo servizio di distribuzione casa per casa. Chi lo desidera può riceverlo anche via e-mail: inviate la richiesta a redazionearca@m.it.
Don Lorenzo