Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.
Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo.
Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.
Conoscere l’identità di una persona è come possederla un po’, e il rischio è quello di inquadrarla entro una cornice che la presenta sempre allo stesso modo, togliendole la possibilità di stupirci con nuovi colori. Chiediamo, nella preghiera, la capacità di lasciare libere di esprimersi nella molteplicità di sfumature le persone che incrociamo nei nostri cammini, per permettere anche a noi di essere il più autentici possibile.