Dal Vangelo secondo Giovanni
Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio».
Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».
Mettere mano alla tradizione è còlto spesso come un sacrilegio. Non importano gli intenti o le motivazioni del cambiamento, non importano i vantaggi che questo propone di produrre: l'idea di dover cambiare abitudini fa nascere in noi una forte riluttanza e iniziamo subito a costruire muri per salvaguardare ciò che abbiamo, fosse anche molto poco.
Signore, aiutaci ad accogliere le nuove proposte con il coraggio di chi sa lasciar spazio alla sperimentazione senza paura di perdere, con la saggezza di chi sa che per ricostruire a volte bisogna distruggere, con la consapevolezza che, in caso di errore, solo la mancanza di fiducia può davvero impedire di rimediare.