Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Il Vangelo ci suggerisce di condividere con Gesù il “giogo” che opprime la nostra vita, le ansie e le preoccupazioni che ci affliggono. Ma non è semplice. Non sempre troviamo qualcuno disposto ad ascoltare e condividere i problemi di altri senza giudicarli poi.
Signore, aiutaci a trovare fratelli/sorelle che sappiano sostenerci, fa’ che seguendo l’esempio di san Francesco possiamo diventare umili così da non giudicare chi ci chiede aiuto e per non imporre loro il nostro pensiero per non “essere primo tra i fratelli”.