Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli:
«Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze.
Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui.
Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!».
Alcune persone sentono il bisogno, come i farisei al tempo di Gesù, di fissare ed esplicitare grandi quantità di regole. Non quelle che guidano la normale convivenza civile, ma altre innumerevoli precisazioni, obblighi e divieti che impongono in ogni situazione in cui si vengono a trovare, senza rendersi conto che prima o poi finiranno per diventare troppo strette - una vera prigione - anche per loro stessi.
Signore, perdonaci per quando cerchiamo di ingabbiare gli altri in situazioni sempre più restrittive; aiutaci a sentire che la vita è libertà, libertà che libera prima di tutto chi ama.